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martedì 17 novembre 2015

comunicato stampa a seguito dello sciopero del 12 novembre 2015


Siamo sorpresi da affermazioni apparse sulla stampa nei giorni scorsi, per quanto riguarda lo sciopero alla Scala del 12 novembre scorso e che ci fanno pensare alla voglia che sta serpeggiando in questo paese, di revisionare anche il diritto di sciopero.
Nei giorni successivi la strage di Parigi, è comunque paradossale dovere rispondere ad attacchi al sindacato.

Prescindere dai contenuti della dichiarazione di sciopero è ritenuto, sia dalla categoria, sia dalla Camera del Lavoro Metropolitana di Milano un voler fuorviare l'opinione pubblica.

La Slc Cgil ha comunicato per la prima volta alla Direzione Scala, dello sciopero indetto per il 12 novembre,  in data 28 ottobre, in quanto è stata  revocata la precedente iniziativa di lotta inizialmente programmata per il 29/10.
Non si comprendono quindi certe prese di posizione nei confronti della nostra organizzazione sindacale, da parte dell'Assessore alla cultura Del Corno ma anche da una parte delle forze politiche, quando la responsabilità del danno di immagine e nei confronti di tutti coloro che sono arrivati da lontano per vedere lo spettacolo,  sono secondo noi da addebitare alla Direzione della Scala che aveva avuto da noi conferma dello sciopero nel pomeriggio del 6/11 , con un congruo tempo a disposizione per spostare la data del balletto.

Rievocare la situazione venutasi a creare per il 1' maggio è quanto mai inopportuno, tanto più che allora la Slc Cgil Milano non aveva indetto nessuna iniziativa di sciopero, ma aveva detto ai lavoratori che avrebbero dovuto e potuto decidere se lavorare o no, in base ad una sentenza della Corte di Cassazione che si era pronunciata in merito al lavoro in particolari giorni festivi come appunto il 1' maggio.
Chiediamo all'Assessore, prima di rilasciare dichiarazioni su un tema così delicato,  di voler effettuare un confronto con le parti in causa, per permetter anche a noi di esplicitare le ragioni di lavoratori e lavoratrici.

La Cgil inoltre, non "esulta" come titolato da alcuni, perché  lo sciopero del 12/11, che fa parte di un pacchetto di 24 ore dichiarato il 6 novembre, è stata una prova di forza che siamo stati costretti a fare,  in quanto la Direzione non ha inteso trovare una mediazione alle richieste fatte sull'occupazione tra i tecnici di palcoscenico.
Tecnici che, ricordiamo ancora, svolgono un lavoro pesante, che mette a serio repentaglio la salute se i turni che devono essere svolti da 20 persone (ad esempio nel notturno), sono spesso costituiti da soli 10 lavoratori.

Per arrivare al conflitto, ci devono essere almeno due soggetti che non trovano una mediazione e la direzione Scala dopo la nostra comunicazione dello sciopero, non ha fatto nulla per venirci incontro né, dopo lo sciopero, ha fatto fino ad ora alcunché per dimostrare di voler riprendere a trattare.

Paola Bentivegna - Slc  Cgil Milano

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