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giovedì 29 novembre 2012

FIRME REFERENDUM MODIFICA ART.18


MILANO 29-11-2012


COMUNICATO SINDACALE


A TUTTI I LAVORATORI

IN LARGO GHIRINGHELLI IL GIORNO 1 DICEMBRE 2012 DALLE ORE
14 ALLE ORE 18 IN OCCASIONE DELLA CAMPAGNA REFERENDARIA
SI RACCOGLIERANNO LE FIRME PER LA MODIFICA DELL'ART. 8
DECRETO LEGGE 138/2011 e ART.18 EX LEGGE 300/1970

RSA CGIL

lunedì 26 novembre 2012

Lettera aperta di Cremaschi

Dal sito della Rete 28 aprile

23.11.12
Lettera aperta ai dirigenti Cgil e FIOM che vanno alle primarie


Sabato 24 Novembre 2012 08:06

di Giorgio Cremaschi.

Care compagne, cari compagni in questi ultimi giorni mi è capitato di leggere molti appelli e prese di posizione da parte vostra a sostegno di Bersani o Vendola nelle primarie del centrosinistra. Naturalmente non è mia intenzione mettere in discussione la legittimità della vostra scelta di cittadini. Come dirigenti sindacali però trovo necessario rivolgervi alcune domande. Siete a conoscenza del testo 'Italia bene comune'? Quel documento viene sottoscritto dai candidati alle primarie ed è vincolante per i loro futuri comportamenti. Ebbene in quel testo è seccamente affermata la volontà di mantenere il fiscal compact e tutti gli impegni assunti da Monti. Cioè l'austerità, si proprio quell'austerità contro la quale siamo scesi in piazza il 14 novembre, non si tocca. Altro che ridiscutere le pensioni!

Anche nel testo che firmate per votare, questi impegni sono richiamati come vincolo per tutti i vostri candidati.
Un dirigente sindacale della FIOM e della CGIL è abituato per storia ed esperienza a valutare con grande rigore i testi che sottoscrive, è parte fondamentale della funzione svolta.
Allora mi chiedo quale sia la ragione che vi fa trascurare un vincolo così rilevante per il paese e in particolare proprio per l'iniziativa sindacale.
La più semplice delle risposte è che anche voi alla fine siate d'accordo di mantenere gli impegni di Monti e ciò che ne deriva sul piano del rigore e dell'austerità.
In fondo e vero che le posizioni formalmente assunte dalla CGIL e anche dalla FIOM su questi temi non sono chiare. Si dice no a questa o quella decisione di Monti che ci colpisce, ma non all'impianto complessivo della sua politica e ancor meno a chi a sinistra la sostiene e la fa passare in parlamento.
Si potrebbe quindi concludere che anche voi consideriate immodificabili i capisaldi di quella politica e pensiate di attenuarne solo gli impatti sociali. Insomma, se vi siete convinti che il fiscal compact vada accettato, per favore ditelo.
Se invece siete ancora fermamente avversi all'austerità italiana ed europea, allora sarebbe giusto sapere perché sostenete chi, naturalmente con diverso entusiasmo, si vincola ad essa.
Pensate che il vostro candidato non manterrà gli impegni? Che quegli accordi salteranno da soli e quindi non ci sarà più niente da rispettare? Che la rivoluzione europea cambi tutto? Che Obama dichiari guerra alla Merkel?
Io credo che dovreste spiegarci perché siete contro il fiscal compact e sostenete chi lo ha votato e si impegna a difenderlo, per favore ditelo.
E se invece la banale ragione della vostra scelta di partecipare alle primarie fosse che non ritenete opportuno star fuori da un evento così valorizzato nel palazzo, che bisogna stare nella politica che conta senza guardare troppo per il sottile?
La CGIL non ha firmato il catastrofico accordo sulla produttività voluto dal governo. Solo Vendola tra i candidati è stato critico, ma si è ben guardato dal dire: se vinco lo cancello. Perché non può, perché gli impegni del governo Monti vanno mantenuti.
È allora perché tanto entusiasmo per queste primarie a sovranità limitata? Non sarà che di fronte alle difficoltà e alle sconfitte subite, alla fine il buon vecchio collateralismo al centro sinistra vi sia apparso come un ancora di salvezza? Ditelo per favore.



gcremaschi.r28@gmail.com




mercoledì 21 novembre 2012

Vicepresidente Agis: "Parlamento reintegri il Fus"

ROMA - 20 NOVEMBRE 2012 - "Chiediamo ai tutti i gruppi parlamentari di intervenire
affinché nella legge di stabilità sia ripristinato lo stanziamento del Fondo unico
per lo spettacolo (Fus) per il 2013".

"La riduzione dell'attuale soglia del Fus indebolisce ulteriormente le attività
culturali dello spettacolo, della connessa occupazione e della funzione assolta dal
settore per la socializzazione del tessuto culturale e sociale dei territori".

Così dichiara al Giornale dello Spettacolo, Maurizio Roi, vicepresidente dell'Agis.

"La legge di stabilità - spiega Roi - è entrata in Parlamento con uno stanziamento
del Fus, per il 2013, ridotto di quasi 12 milioni di euro rispetto al 2012".

"A questo taglio vanno aggiunti 4 milioni di euro che un disegno di legge ha
assegnato, giustamente, a festival importanti, la cui copertura finanziaria ricade
però sempre sul Fus".

"Si arriva così ad una riduzione del fondo di 16 milioni di euro, rispetto ai 411
stanziati nel 2012".

"Come Agis abbiamo già inviato una lettera al ministro Ornaghi per segnalare la grave
situazione, ricordando che il Fus avrebbe dovuto essere intoccabile, così come
previsto dalla legge n.111 del 2011 che escludeva il fondo dai tagli della spesa".

"Sedici milioni di euro, in questo clima di crisi e tagli possono sembrare poca cosa,
ma, trattandosi di un fondo già ridotto ai minimi termini, rappresentano un taglio
che indebolisce ancora di più un settore vitale per lo sviluppo e per il futuro del
paese e a forte contenuto occupazionale".

"Peraltro le attività dello spettacolo sono drammaticamente colpite anche dai tagli
devastanti che gli enti locali e regioni stanno attuando in conseguenza dei tagli a
loro volta subiti".

"A ciò si aggiunga la soppressione delle province che sta avvenendo in modo confuso
creando ulteriori problemi, sia dal punto di vista amministrativo, sia delle
risorse".

"Molti - aggiunge Roi - si recano ai convegni altisonanti, come quello promosso da Il
Sole 24 Ore la scorsa settimana, per parlare dell'importanza della cultura, venendo
purtroppo immediatamente smentiti dagli atti concreti".

"Le lodi di grande apprezzamento per il bellissimo discorso del Presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, a fronte del sostanziale disinteresse che le
istituzioni italiane stanno dimostrando verso il patrimonio culturale del paese, sono
pura retorica. Noi siamo d'accordo con Napolitano, nelle parole e nei fatti. Lo siano
tutti".

venerdì 16 novembre 2012

Sospensione sciopero 18 novembre 2012 Siegfried


Alla c.a del
Dott. Stéphane Lissner
Sovrintendenza e Direzione artistica

Dott. ssa Maria Di Freda
Direzione Generale

Dott. Marco Aldo Amoruso
Direzione del Personale

Fondazione Teatro alla Scala Milano



            Le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno ricevuto la Sua lettera  del 7 novembre u.s. nella quale si accoglie la richiesta dell'applicazione della norma riguardante il lavoro domenicale oppure nella giornata di sabato qualora il riposo settimanale sia stabilito di domenica, così come previsto dall'art. 64 del vigente CCNL.

            Pur ritenendo positiva la decisione di codesta Fondazione, le stesse Organizzazioni Sindacali, nel mentredichiarano la sospensione dello sciopero del 18 p. v., ritengono doveroso un ulteriore approfondimento congiunto per definire la retroattività della suddetta decisione.

            In attesa di una vostra prossima convocazione,  colgono l'occasione per porgere cordiali saluti.









  p. Segreteria                               p. Segreteria                      p. Segreteria                  p. Segreteria
SLC-CGIL Milano           UILCOM-UIL Milano          FISTEL CISL Milano         FIALS-CISAL Milano
Giancarlo Albori            Domenico Dentoni                 Silvio Belleni             Giuseppe Nastasi

martedì 13 novembre 2012

SCIOPERO 14 NOVEMBRE

                                                                                                                                                                   13-11-2012


Sindacato Lavoratori della Comunicazione



                           COMUNICATO SINDACALE



                                         Lo sciopero indetto per il giorno mercoledì
                                         14 novembre 2012, verrà svolto nel
                                         comparto Produzione Culturale e
                                         Spettacolo dal Vivo per le prime 4 ore di
                                         ogni turno di lavoro o prestazione.


                                         Si ricorda inoltre che il concentramento
                                         della manifestazione avverrà a partire
                                         dalle 8:30 a Palestro e si concluderà in
                                         Piazza Duomo con l'intervento conclusivo
                                         del Segretario della Camera del Lavoro
                                         Metropolitana di Milano, Onorio Rosati.



                                                             p. la Segreteria SLC-CGIL Milano Giancarlo Albori

domenica 11 novembre 2012

SCIOPERO 14 NOVEMBRE


Milano 11-10-2011







COMUNICATO SINDACALE

Mercoledì 14 novembre 2012
Giornata Europea di mobilitazione
Sciopero generale nazionale di 4 ore

Concentramento ore 8,30 a Palestro - corteo sino a Piazza Duomo
Parleranno: rappresentanti dei lavoratori e dei pensionati
Intervento conclusivo:
Onorio Rosati Segretario Generale CdLM di Milano

Per tutti i lavoratori del Teatro Alla Scala lo sciopero si effettuerà sulla prima prestazione.
Per coloro che svolgono l'orario in continuato, la prestazione lavorativa, rispetto all'orario indicato dall'azienda, inizierà dopo 3 ore , fino al termine servizio.

RSA CGIL

mercoledì 7 novembre 2012

Delibera Vigili del Fuoco

Ieri in data 6 novembre 2012 il Capo del Personale Dott. Marco Aldo Amoruso ha comunicato in via ufficiale alle OO.SS. e alle R.S.A. del Teatro Alla Scala il procedere in accordo con Il Presidente della Fondazione alla delibera del C.D.A. riguardante il Servizio Antincendio e la sua destrutturazione.

È nostra intenzione chiedere un incontro specifico al Sindaco di Milano, Avv. Giuliano Pisapia sul delicato tema della sicurezza al Teatro alla Scala.

RSA CGIL-SLC
Teatro alla Scala

domenica 4 novembre 2012

SCIOPERO IL 14 NOVEMBRE

                                                 14 NOVEMBRE 2012

CON LA CONFEDERAZIONE EUROPEA DEI SINDACATI PER IL LAVORO E LA SOLIDARIETA' – NO ALL'AUSTERITA' L'AUSTERITA' NON FUNZIONA!

Da molti anni il movimento sindacale europeo deplora le misure di austerità. Esse trascinano l'Europa nella stagnazione economica, fino alla recessione. Il risultato: blocco della crescita e disoccupazione in continuo aumento. I tagli a salari e protezione sociale sono attacchi al modello sociale europeo e aggravano disuguaglianze ed ingiustizia sociale.
Gli “errori di valutazione” del Fondo monetario internazionale (FMI) hanno avuto un impatto incalcolabile sulla vita quotidiana dei lavoratori e cittadini europei. Tutto ciò rimette in gioco l'intera base delle politiche di austerità. Il FMI si deve scusare. La Troika deve rivedere le sue richieste.
L'Europa ha un debito sociale, non esclusivamente monetario. E' stata promessa una ripresa che non è mai avvenuta. 25 milioni di europei non hanno lavoro. In alcuni paesi il tasso di disoccupazione giovanile oltrepassa il
50%. Il senso di ingiustizia è diffuso e lo scontento sociale sta crescendo.

                                       E' NECESSARIO UN CAMBIO DI ROTTA
                                       VERSO UN PATTO SOCIALE EUROPEO


I sindacati europei chiedono un cambiamento di rotta. Le misure applicate non stanno funzionando, stanno invece distruggendo I nostri lavori e il nostro patrimonio sociale.
La Ces chiede un patto sociale per l'Europa, con un vero dialogo sociale, una politica economica che stimoli occupazione di qualità, la solidarietà tra paesi e la giustizia sociale.
I lavoratori stanno pagando a caro prezzo crisi e misure di austerità, mentre il mondo della finanza e gli speculatori continuano a prosperare.
Poniamo fine alla frode fiscale, ai paradisi fiscali e alla competizione fiscale tra paesi. La tassa sulle transazioni finanziarie deve contribuire a riparare I danni del capitalismo senza regole.

                                          PER IL LAVORO E LA SOLIDARIETA'
                                          NO ALLE DISUGUAGLIANZE SOCIALI


Noi rifiutiamo:

- lo smantellamento della protezione
sociale;
- l'aumento della flessibilità del mercato
del lavoro;
- la privatizzazione dei servizi pubblici;
- la pressione al ribasso sui salari;
- la diminuzione delle pensioni;
- la deregolamentazione degli standard
sociali;
- l'esclusione sociale;
- la crescita delle disuguaglianze;
- l'attacco alla contrattazione collettiva e
al dialogo sociale.

Noi proponiamo:

- una governance economica al servizio della crescita
sostenibile e occupazione di qualità;
- giustizia economica e sociale attraverso politiche di
redistribuzione, tassazione e protezione sociale;
- una garanzia occupazionale per i giovani;
- un'ambiziosa politica industriale europea orientata
verso un'economia verde e a basse emissioni di
carbonio e verso settori rivolti al futuro, con
opportunità di occupazione e crescita;
- l'intensificazione della lotta contro il dumping sociale
e salariale;
- la condivisione del debito attraverso gli Eurobond;
- l'effettiva applicazione di una tassa sulle transazioni
finanziarie per combattere la speculazione e
agevolare politiche di investimento;
- l'armonizzazione della base fiscale con un tasso
minimo per le imprese in Europa;
- uno sforzo determinato per combattere l'evasione e
la frode fiscale;
- il rispetto per la contrattazione collettiva e il dialogo
sociale;
- il rispetto dei diritti sociali e sindacali fondamentali.

sabato 3 novembre 2012

LA VERGOGNOSA RAPPRESAGLIA DI MARCHIONNE

Bellavita: "La vergognosa rappresaglia di Marchionne. L'ora della rivolta!"
                                                                                                   
                                                                                                  Mercoledì 31 Ottobre 2012 14:55

Con un colpo non troppo a sorpresa, dopo la vergognosa raccolta firme orchestrata dall'azienda contro il rientro di 145 lavoratori iscritti Fiom decretato in due sedi di giudizio dal tribunale di Roma che ha riconosciuto l'evidente comportamento discriminatorio nei confronti degli iscritti ai metalmeccanici Cgil, Marchionne ha deciso di licenziare 19 lavoratori attualmente in forza nello stabilimento fiat di pomigliano per far posto agli altri. Un atto indecoroso , un insulto alla dignita'
di un paese che Fiat sta abbandonando e che serve esclusivamente a rinfocolare la guerra tra poveri, tra lavoratori e a scaricare su altri le sue malefatte. Solo in un paese distratto, colpevolmente ripiegato su se stesso, con una politica e un sindacato assenti o complici puo' essere tollerato un amministratore delegato dispotico quanto scarsamente produttivo. Ha approfittato della nuova propaganda di regime sui grandi investimenti fiat per il nostro paese, su ennesime promesse che altro non sono che la stessa merce spacciata piu' volte, per aprire i licenziamenti. (...)
Non e' piu' sufficiente l'indignazione, occorre uno scatto di tutta la Cgil per riaprire la vertenzacontro il piano Marchionne. Nazionalizzare gli stabilimenti Fiat senza dare un solo euro alla proprieta'. Riaprire gli stabilimenti di Termini Imerese e dell'Irisbus di Avellino. Solo l'intervento del pubblico puo' fermare la distruzione di un patrimonio industriale e occupazionale che e' gia' nostra proprieta' per tutti gli aiuti di stato concessi nella lunga storia della fabbrica di automobili.
Il governo Monti, la Fornero e tutti i partiti di governo sono complici di Marchionne nella cancellazione della democrazia e dei diritti sindacali dei lavoratori dentro e fuori fiat. Solo la generalizzazione della lotta negli stabilimenti fiat puo' cancellare gli accordi della vergogna. Assediamo Pomigliano. Colpiamo gli stabilimenti che hanno piu' commesse. Apriamo una vertenza generale utile alla mobilitazione contro l'ennesimo accordo separato che si apprestano a sottoscrivere Fim e Uilm contro e sulla pelle dei metalmeccanici. Ora!

Sergio Bellavita - Rete 28 aprile Fiom

venerdì 2 novembre 2012

Informativa Sindacale

Nei giorni 6 e 8 novembre ci saranno i primi incontri in sala gialla con la Direzione del Teatro Alla Scala per cominciare una seria discussione sul problema dell'occupazione e su problemi urgenti quali Pero, Ansaldo.


Abbiamo anche chiesto un confronto congiunto con i vertici del Teatro e con il Sindaco di Milano, Presidente della Fondazione, per chiarire con estrema urgenza la difficile e complicata situazione dei 16 Vigili del Fuoco, interni.

È notizia di questi giorni che i lavoratori di Infotel (biglietteria del Teatro) hanno vinto in Appello il contenzioso con la Dirigenza scaligera, la quale, ora deve prendere atto del passaggio a tempo indeterminato dei lavoratori.

In data 13 ottobre è stato chiesto alla Direzione di questo Teatro il nuovo capitolato dell'appalto mensa ed un incontro per definire le funzioni e le mansioni del Gruppo Verifica Qualità.
Ad oggi non è ancora arrivata nessuna risposta.


R.S.A.  SLC - CGIL