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venerdì 4 luglio 2014

COMUNICATO SINDACALE


Comunicato sindacale

Milano, 4 luglio 2014

Pur con l'opposizione di alcune sigle sindacali, la CGIL del Teatro alla Scala intende proseguire
il più velocemente possibile nel percorso che porta alle elezioni delle RSU, con la volontà di
avviare, se necessario, con la UIL la procedura.
Ma l'attesa delle nuove RSU non deve farci dimenticare la grave situazione politico-sindacale che i teatri e i lavoratori tutti stanno vivendo per colpa delle decisioni e degli atti di questo Governo ( Legge Bray e successivo Decreto Franceschini N° 83/2014).
Quest'ultimo provvedimento oltre all'indegna trattenuta sull'indennità di malattia, prevede altrettanto gravi interventi sulla stabilità dei posti di lavoro all'interno delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche, partendo dai possibili esuberi per le aree Tecnico-amministrative; ulteriore grave lesione ai diritti e al potere contrattuale dei lavoratori è l'imposizione per Decreto del Contratto Unico, con la conseguente cancellazione del CCNL
È questa l'autonomia che propone il Governo attraverso il Decreto Franceschini?
A proposito del CCNL, siglato ad aprile 2014, le RSA CGIL teatro alla Scala vogliono un Contratto che preveda, dopo sette anni, un aumento salariale consistente che quantomeno recuperi l'inflazione.
E' interesse dei lavoratori mobilitarsi per l'attuazione del CCNL in quanto questo aprirebbe la possibilità di un nuovo contratto integrativo in Scala oltre al recupero del 50 % che i lavoratori hanno perso nell'anno 2013.

Non abbiamo dimenticato che la Direzione del Teatro Alla Scala, ancora una volta, con arroganza e in modo arbitrario, per quanto riguarda la trattenuta in caso di malattia, ha applicato una norma che nei fatti è transitoria ed in via di definizione.
Si sappia che lo sciopero del 4 luglio è stato revocato solo perché il provvedimento è stato temporaneamente sospeso, ma dal giorno 5, se la norma suddetta prevederà comunque decurtazioni economiche, in caso di malattia, prenderemo in considerazione le valutazioni di tutti i lavoratori per le nuove iniziative di lotta.
Stante questa pesantissima situazione qualcuno ha l'ardire di chiedere di lavorare nel giorno di festa più importante per i lavoratori di tutto il mondo.
Per noi l'inaugurazione di EXPO 2015 può avvenire pacificamente dal giorno successivo il maggio.

Riteniamo piuttosto che il comportamento di alcuni dirigenti sia incompatibile con la vita del teatro.

RSA SLC-CGIL