Milano,
17 feb. (askanews) - "Sarò rispettoso della decisione dei lavoratori e
penso che il Primo maggio sia un diritto esplicito di chi lavora". Così
il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a margine di un
incontro a Milano sul Jobs act, ha risposto a chi gli chiedeva un
commento sulla possibile astensione dal lavoro da parte di alcuni
dipendenti della Scala in occasione del Primo maggio, data in cui è
previsto un concerto per l'inaugurazione di Expo. Il diritto
all'astensione dal lavoro il primo maggio "rimane e non credo che
occorra sacrificare tutti i diritti in nome del mercato".
Parlando,
invece, dell'ampio utilizzo di volontariato per Expo 2015, Landini ha
risposto che "chi lavora ha diritto allo stipendio. E non credo che
quello adottato per Expo possa essere un modello di riferimento per
cambiare il mercato del lavoro".
Milano,
17 feb. (askanews) - "Sarò rispettoso della decisione dei lavoratori e
penso che il Primo maggio sia un diritto esplicito di chi lavora". Così
il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a margine di un
incontro a Milano sul Jobs act, ha risposto a chi gli chiedeva un
commento sulla possibile astensione dal lavoro da parte di alcuni
dipendenti della Scala in occasione del Primo maggio, data in cui è
previsto un concerto per l'inaugurazione di Expo. Il diritto
all'astensione dal lavoro il primo maggio "rimane e non credo che
occorra sacrificare tutti i diritti in nome del mercato".
Parlando,
invece, dell'ampio utilizzo di volontariato per Expo 2015, Landini ha
risposto che "chi lavora ha diritto allo stipendio. E non credo che
quello adottato per Expo possa essere un modello di riferimento per
cambiare il mercato del lavoro".