TRANSLATE
Pagine
- Home page
- CONTRATTO UNICO
- Normative specifiche
- Salute e Sicurezza
- CCNL
- CGIL Il portale del lavoro
- Progetto e capitolato ristorazione collettiva biologica
- Fondazioni lirico sinfoniche SLC CGIL
- Modulistica
- Accordi, normative e leggi
- Statuto Fondazione Teatro Alla Scala
- CGIL webTV
- ACCORDI SINDACALI ENTI LIRICI
lunedì 23 luglio 2012
Spettacolo: ok emendamenti che equiparano le imprese alle PMI nel DL Sviluppo
ROMA - 20 LUGLIO 2012 - Come annunciato dalle onorevoli Emilia De Biasi, Fiorella Ceccacci Rubino e Gabriella Carlucci, questa notte sono stati approvati dalle Commissioni riunite Attività Produttive e Finanze della Camera due emendamenti al Decreto Legge Sviluppo che riconoscono alle imprese dello spettacolo lo status di piccola e media impresa ai fini delle agevolazioni nazionali e comunitarie. I due emendamenti sono stati presentati rispettivamente dall’on. De Biasi, prima firmataria, insieme agli on. Coscia, Ghizzoni, Carlucci, e dall’on. Ceccacci Rubino.
“E’ un riconoscimento che finalmente sancisce che la cultura e lo spettacolo non sono una spesa, ma un investimento produttivo per il Paese” afferma Emilia De Biasi. “E’ una svolta epocale - continua - poiché per la prima volta si sancisce l’esistenza dell’impresa culturale italiana e la sua dignità. E’ una scelta importante, che consentirà di accedere a finanziamenti ulteriori rispetto al Fondo unico per lo spettacolo (Fus). Il prossimo passo dovrà essere l’approvazione della legge di riforma dello spettacolo dal vivo, la legge Carlucci-De Biasi, frutto di una larghissima condivisione con gli operatori del settore, che vede l’unanimità della Commissione Cultura, e su cui esiste già il parere favorevole del Governo”.
Per Fiorella Ceccacci Rubino l’approvazione dell’emendamento consentirà alle imprese di spettacolo di “accedere, finalmente, sia al credito agevolato, usufruendo delle agevolazioni per lo sviluppo delle imprese previste dalle legge 488, che agli strumenti di difesa dell’occupazione e agli ammortizzatori sociali previsti dalle normative vigenti a favore delle PMI”. “L’approvazione di questo emendamento - continua Ceccacci Rubino – dimostra come sia possibile promuovere lo sviluppo nel nostro Paese con proposte a costo zero, ma semplicemente eliminando quegli inutili veti e lacci che imbrigliano la nostra economia. Quest’approvazione rappresenta, dopo l’abrogazione nel ddl lavoro della Fornero della vetusta norma del 35, che escludeva dall’indennità di disoccupazione il personale artistico, teatrale e cinematografico, il secondo grande traguardo raggiungo dal settore dello spettacolo in questa legislatura”.
“Con l’approvazione dell’emendamento, per la prima volta – afferma Gabriella Carlucci - la politica italiana stabilisce l’esistenza dell’impresa culturale e riconosce la dignità degli forzi, del lavoro e delle professionalità degli operatori culturali. La sua approvazione decreta che lo spettacolo è un investimento produttivo per il Paese. L’approvazione dell’emendamento estrapolato dal testo della legge sullo spettacolo, di cui sono relatrice e prima firmataria, mi fa essere molto fiduciosa sull’approvazione in tempi rapidi di questa importante legge di riforma”.