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martedì 26 giugno 2012

Lissner stipendio d'oro

Pisapia chiede a Lissner i dati
su tutta la gestione della Scala

La richiesta arriva dopo le polemiche sui conti del Piermarini e sullo stipendio d'oro
del sovrintendente appena riconfermato. Il sindaco vuol conoscere il quadro esatto

di ORIANA LISO
La richiesta ufficiale è arrivata dall’altra parte della piazza: il sindaco Giuliano Pisapia avrebbe chiesto alla Scala i dati sulla gestione del teatro. Dai risultati economici della vendita dei biglietti al numero di rappresentazioni in un anno. Una richiesta che arriva - forse non a caso - all’indomani dell’inchiesta di Repubblica sullo stipendio del sovrintendente Stephane Lissner, 'lievitato' nonostante una pubblicizzata autoriduzione del 10 per cento appena fatta, in concomitanza con la riconferma alla guida del Piermarini.

Lo stipendio d'oro di Lissner

Il taglio dello stipendio, però, tocca solo la parte fissa, ovvero 449mila euro circa, ma non riguarda la parte variabile, conseguenza del raggiungimento di determinati obiettivi (circa 155mila euro), né l’affitto di un appartamento in piazza del Carmine (85mila euro annui), l’auto blu con autista, il Tfr, le quote Inps e altri oneri, la carta di credito aziendale (e forse anche di queste spese il sindaco avrebbe chiesto i conti), né tantomeno il 'premio di fine lavoro', 300mila euro che il sovrintendente incasserà nel 2017.

In attesa che Lissner rientri da Londra, Pisapia - presidente della Fondazione - avrebbe chiesto quindi di accedere a tutti i documenti che servono a ricostruire la situazione dei bilanci della Scala, non proprio in salute,
visto che per l’anno in corso il rosso è di 4,5 milioni di euro e lo stesso Lissner ha dovuto ammettere che «il pareggio è una ipotesi senza certezze».