FIRENZE - 30 MARZO 2012 - Sono 70 gli esuberi previsti, per il 2012, dalla direzione del Maggio musicale fiorentino: e' quanto si apprende dai sindacati del Teatro che hanno ricevuto la lettera che apre formalmente lo stato di crisi.
Nei giorni scorsi si era parlato invece di 50 esuberi. I 70 esodi
previsti sono stati individuati nel settore tecnico-amministrativo, nel
corpo di ballo e tra i maestri collaboratori. ''E' un dato numerico
traumatico - affermano alcuni rappresentanti della Cgil del Teatro -.
Inizia una trattativa non semplice: qualsiasi ipotesi di accordo dovra'
avvenire sulla base della volontarieta' e con incentivi all'esodo''.
L'obiettivo indicato dalla direzione per raggiungere il pareggio di
bilancio e' il recupero di 4 milioni: 2 mln con gli esodi e 2 mln con
risparmi sul costo del lavoro. ''Ma considerando un costo medio annuo di
ogni dipendente di 52-53 mila euro - osservano gli esponenti della Cgil
- gia' con i 70 esodi si superano i 3,5 milioni''.
Assieme all'apertura dello stato di crisi, poi, va avanti il tavolo
tra direzione e sindacati per la definizione sia della parte economica
sia normativa del nuovo contratto integrativo: due 'percorsi' che per le
organizzazioni sindacali ''devono procedere insieme''. Inoltre, sempre a
quanto si apprende, Cgil, Cisl, Uil e Fials stanno lavorando ad una
proposta unitaria da presentare alla Fondazione del Maggio, con la quale
si ipotizza di intervenire sul capitolo del personale, compreso quello
dirigenziale, e sulla flessibilita' e organizzazione del lavoro.
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