(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Mecenati, 'venite a noi'. Attesissimo, arriva il
decreto del governo per cultura e turismo e il punto focale è nell'Art Bonus,
con detrazioni fiscali fino al 65% per imprenditori o privati cittadini
che vogliano investire su restauri e tutela del patrimonio artistico
italiano, ma anche aiutare fondazioni liriche. teatri e
istituti culturali.
"Una rivoluzione per il rapporto fra pubblico e privato nella cultura",
commenta il ministro Franceschini illustrando il decreto appena varato
dal Cdm. Dalla maggioranza, ma anche dalle associazioni, il plauso è
totale.
E non manca la frecciatina del presidente della commissione cultura della
Camera Galan, che ricordando un suo analogo tentativo da
ministro del governo Berlusconi si lascia sfuggire un amareggiato
"Allora Tremonti non capì".
Le nuove misure introdotte dal Decreto, spiega
Franceschini confermando le indiscrezioni più volte circolate in questi giorni,
sono state progettate "sul modello Ecobonus".
Un sistema di incentivi fiscali per privati - siano
imprese, enti o comuni cittadini - che potranno beneficiare di un
credito di imposta al 65% per gli anni 2014-15 e al 50% per il
2016, ripartito in tre quote annuali di pari importo.
Chi ha ricevuto la donazione dovrà in compenso rendere pubblico, anche sui
siti web, l'ammontare della somma ricevuta e il suo utilizzo. E al Ministero c'è
l'ipotesi di creare delle strutture (a costo zero) per incentivare le
donazioni.
Il Ministro, che sul Decreto ha puntato moltissimo, è soddisfatto: "Con
questo passo in avanti ci mettiamo al fianco di paesi come la
Francia che hanno creato il mecenatismo con risultati
formidabili".
L'intervento è comunque complesso, con tutta una serie di misure
per affrontare le emergenze della cultura, da Pompei alla Reggia di
Caserta, dai musei alle fondazioni liriche e cinema e anche la
cronica 'povertà' del ministero che la gestisce. [...]
E ancora: arrivano nuovi soldi per le Fondazioni Liriche, con 50
milioni in più per il Fondo di rotazione (che sale così a 125 milioni
di euro) e la possibilità di salvare tutte le otto fondazioni in crisi.