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mercoledì 28 maggio 2014

COMUNICATO SINDACALE UNITARIO

SLC-CGIL

Fondazioni Lirico Sinfoniche: comunicato unitario coordinamento 26 maggio

Nella giornata odierna le Segreterie Nazionali hanno convocato il Coordinamento per denunciare, alla luce dell’ennesimo decreto in iter di approvazione, l’assoluta mancanza di interlocuzione col ministro Franceschini limitata ad un unico incontro scaturito dopo una nostra proclamazione di sciopero e mobilitazione del Settore.

Nel merito il Decreto, entrando nelle more del CCNL appena rinnovato, ripercorre posizioni pesantemente invasive e lesive della contrattazione sindacale riproponendo interventi destrutturanti già praticati dai precedenti Ministri (Legge Bondi, etc).

Inoltre il Decreto, con pretesa di determinare soluzioni ultimative, sostituendosi ai Ministeri chiamati in causa con l’istanza di interpello da noi avanzata, interviene sulle materie della Legge 112 non compiutamente definite e indispensabili per gli accordi sindacali a margine dei piani industriali, quali i diritti e i percorsi di prepensionamento, la ricollocazione dei lavoratori tramite Ales S.p.A., ecc.

Il quadro di incertezza causato dalle superficiali risposte, oltre che dal testo definito per Decreto, pone il Sindacato dinanzi a un scenario sicuramente diverso da quello con cui in alcune Fondazioni Lirico Sinfoniche in sofferenza sono stati raggiunti accordi fra le parti.

Questo impone la necessità di ritirare la propria firma dagli accordi sottoscritti, iniziativa finalizzata alla ricerca di soluzioni più rispondenti alla tutela dei lavoratori interessati.

Il Coordinamento, dinanzi al riemergere evidente di reiterate e conosciute impostazioni tendenti solo alla destabilizzazione delle Fondazioni Lirico Sinfoniche italiane, dà mandato alle Segreterie Nazionali:

1. di indire celermente una conferenza stampa sia per presentare pubblicamente emendamenti sul decreto alle forze politiche e istituzionali che per rappresentare il comportamento di questo Ministero verso una parte importante del Settore Culturale italiano e le parti sociali che lo rappresentano

2. di richiedere un incontro all’ANFOLS finalizzato a chiarire l’applicazione per l’insieme delle Fondazioni Lirico Sinfoniche di quanto convenuto nel nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, sia in materia normativa che economica

3. di avviare unitariamente un percorso giuridico per verificare la congruità dei provvedimenti di natura pubblicistica inseriti nella Legge 112 e nel conseguente Decreto licenziato la scorsa settimana.

Si dovranno inoltre attivare, in questa fase, tutte le iniziative territoriali tese a una visibilità finalizzata a rappresentare alle Istituzioni, all’utenza e alle forze politiche, il forte disagio dei lavoratori del Settore che a tutt’oggi non trova gli ancoraggi giusti per un riequilibrio strutturale di tenuta e di rilancio nel sistema culturale del Paese.
LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC-CGIL FISTeL-CISL UILCOM-UIL FIALS-CISAL

giovedì 22 maggio 2014

Art Bonus

(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Mecenati, 'venite a noi'. Attesissimo, arriva il decreto del governo per cultura e turismo e il punto focale è nell'Art Bonus, con detrazioni fiscali fino al 65% per imprenditori o privati cittadini che vogliano investire su restauri e tutela del patrimonio artistico italiano, ma anche aiutare fondazioni liriche. teatri e istituti culturali.
 
"Una rivoluzione per il rapporto fra pubblico e privato nella cultura", commenta il ministro Franceschini illustrando il decreto appena varato dal Cdm. Dalla maggioranza, ma anche dalle associazioni, il plauso è totale.
 
E non manca la frecciatina del presidente della commissione cultura della Camera Galan, che ricordando un suo analogo tentativo da ministro del governo Berlusconi si lascia sfuggire un amareggiato "Allora Tremonti non capì".
 
Le nuove misure introdotte dal Decreto, spiega Franceschini confermando le indiscrezioni più volte circolate in questi giorni, sono state progettate "sul modello Ecobonus".
 
Un sistema di incentivi fiscali per privati - siano imprese, enti o comuni cittadini - che potranno beneficiare di un credito di imposta al 65% per gli anni 2014-15 e al 50% per il 2016, ripartito in tre quote annuali di pari importo.
 
Chi ha ricevuto la donazione dovrà in compenso rendere pubblico, anche sui siti web, l'ammontare della somma ricevuta e il suo utilizzo. E al Ministero c'è l'ipotesi di creare delle strutture (a costo zero) per incentivare le donazioni.
 
Il Ministro, che sul Decreto ha puntato moltissimo, è soddisfatto: "Con questo passo in avanti ci mettiamo al fianco di paesi come la Francia che hanno creato il mecenatismo con risultati formidabili".
 
L'intervento è comunque complesso, con tutta una serie di misure per affrontare le emergenze della cultura, da Pompei alla Reggia di Caserta, dai musei alle fondazioni liriche e cinema e anche la cronica 'povertà' del ministero che la gestisce. [...]
 
E ancora: arrivano nuovi soldi per le Fondazioni Liriche, con 50 milioni in più per il Fondo di rotazione (che sale così a 125 milioni di euro) e la possibilità di salvare tutte le otto fondazioni in crisi.
 
Ma è previsto anche un tetto agli stipendi di sovrintendenti, amministratori e consulenti, equiparato a quello della Pa (240 mila euro annui compresi i benefit). Mentre il teatro dell'Opera di Roma diventa teatro dell'opera di Roma Capitale

lunedì 12 maggio 2014

NUOVO CCNL 2014

                                                        
NUOVO CCNL 2014

lunedì 5 maggio 2014

Cultura: Franceschini, aumenteremo risorse per fondazioni liriche

(ASCA) - Firenze, 5 mag 2014 - Il ministro della Cultura Dario Franceschini sta lavorando per aumentare le risorse del fondo per il risanamento delle fondazioni lirico-sinfoniche. Lo ha annunciato lo stesso Franceschini, oggi a Firenze per vari incontri, accompagnato dal vicesindaco Dario Nardella.
 
Il Ministro precisa: ''Sulla legge Bray, che era nata immaginando che riguardasse un numero limitato di Fondazioni lirico-sinfoniche, ci sono state tante richieste. I piani di risanamento richiedono molte piu' risorse di quelle che erano previste nel decreto Valore Cultura e quindi sto lavorando per rafforzare quel fondo affinche' i piani di risanamento possano partire e bene''.
 
Del resto, ha notato, ''la cultura e il turismo sono la carta che ha il Paese nella competizione globale, se non investiamo su questo vuol dire che non riusciamo a guardare al futuro''.

domenica 4 maggio 2014

ORA BASTA! RISPOSTA AI DELIRI CUB


ORA BASTA!
 RISPOSTA AI DELIRI  CUB

le recenti azioni e i numerosi volantini del sindacato CUB, completamenti farneticanti e pieni di insulti, meritano una risposta, in quanto non è più tollerabile assistere a una campagna di disinformazione volta unicamente a crearsi una visibilità interna.

Lo sciopero proclamato sulla recita del 26 aprile è l'esempio paradigmatico della demagogia e della inconsistenza di tale organizzazione sindacale:

1) un'organizzazione che si proclama di base dichiara uno sciopero nazionale senza alcuna assemblea: è democrazia questa?

2) tra le motivazioni dello sciopero vi è la questione della malattia (legge112), provvedimento sospeso grazie all'intervento e alle pressioni dei sindacati confederali: sembra quasi che la sospensione di un provvedimento iniquo nei confronti dei Lavoratori sia una cosa di cui vergognarsi…..

3) nella giornata dello sciopero dal presidio CUB davanti al Teatro alla Scala, venivano urlate attraverso un megafono frasi insultanti nei confronti della esecuzione dell'opera  "Les Troyens";
forse occorre spiegare a chi vuol fare sindacato che denigrare il lavoro svolto dai dipendenti del Teatro è folle, oltre che pericoloso! 
Inoltre giova ricordare che lo spettacolo in questione è stato unanimemente riconosciuto da pubblico e critica come uno dei migliori allestimenti scaligeri degli ultimi anni, sia sotto il profilo musicale che per quello che riguarda l'impianto scenografico e registico.

4) parlare di grande successo per quello che riguarda l'adesione allo sciopero è ridicolo: la Direzione del Teatro non ha nemmeno annunciato che lo spettacolo avrebbe potuto avere qualche inconveniente!

5) a causa della delusione per il "flop" dello sciopero vengono attaccate pesantemente le masse artistiche con argomentazioni assurde:

- il "doppio lavoro Filarmonica" (peraltro pienamente legittimato dalle attuali leggi e regolamentato da una convenzione con il Teatro alla Scala) viene costantemente e regolarmente eseguito anche dal segretario provinciale CUB, nonché dalla maggioranza degli iscritti e attivisti di tale organizzazione

- attaccare le giuste rivendicazioni sindacali del Coro è un atto infame, e decisamente anti-sindacale!

- farneticare sul ruolo di "Etoile"  è da ignoranti: prima di scrivere tali bestialità è meglio informarsi su quali sia la pianta organica del nostro Corpo di Ballo!

6) organizzare in palcoscenico un'assemblea abusiva durante una assemblea regolarmente autorizzata è da mentecatti!

(…..)

potremmo continuare il lungo elenco di falsità e nefandezze  di una organizzazione sindacale che pare avere come unico obbiettivo denigrare le altre sigle sindacali, ma pensiamo che con le prossime elezioni RSU previste per metà ottobre, saranno gli stessi Lavoratori a riconoscere chi prova a fare sindacato e chi invece cerca solo un megafono per spargere demagogia a piene mani!


RSA orchestra Teatro alla Scala

SLC-CGIL  e UIL-UILCOM