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giovedì 6 dicembre 2012
“Passata la festa, gabbato lo santo”?
Da tempo chiediamo, in qualità di Sindacato, al Presidente della Fondazione
Teatro alla Scala e al Sovrintendente un incontro su questioni strategiche che
coinvolgono il Teatro.
Vediamone alcune:
– Nel 2015 il Sovrintendente del Teatro alla Scala non sarà più il dott.
Stèphane Lissner.
– Quest'anno il Teatro avrà un passivo superiore a 4.200.000 euro: chi
deve pagare questo disavanzo, i lavoratori?
– Quale sarà il futuro del Teatro, quale progetto culturale ed artistico lo
animerà?
– Di quali assetti occupazionali e produttivi ci sarà bisogno?
In questo momento, non vi è sui destini del Teatro una discussione
limpida,ed emergono toni aspri di “confronto” fra personalità di primaria
importanza.
In compenso il Teatro, causa un'errata conduzione e gravi errori dirigenziali,
subisce condanne su condanne da parte di organi terzi, e da mesi manca il
Direttore dei laboratori all'Ansaldo; da anni non si rimpiazza chi se ne va,
rischiando il collasso in alcuni reparti; il Personale di Sala è ridotto all'osso, si
ha l'impressione che, unitamente allo stesso Servizio di Emergenza e
Sicurezza, non siano più considerati strategici.
Questi sono considerati da tutti temi vitali per il futuro del Teatro, i tempi e
i modi di soluzione determinanti per il buon esito di una equilibrata soluzione.
A quando l'incontro col Sindacato, dove sono Presidente, Consiglio di
Amministrazione e Sovrintendente?
I lavoratori hanno mantenuto gli impegni assunti, avranno il pattuito o
saranno pagati a “babbo morto”?
Mentre facciamo un “in bocca al lupo” ai lavoratori, agli artisti, alla Scala e
alla città di Milano per un buon 7 Dicembre, affermiamo che bisogna girare un
altro film, dove occorre chiarezza, riconoscimento degli impegni assunti,
riconoscimento dei diritti dei lavoratori.
6 dicembre 2012
p. Segreteria SLC-CGIL Milano
Giancarlo Albori
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