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venerdì 21 dicembre 2012
mercoledì 19 dicembre 2012
SCIOPERO ROMEO ET JULIETTE
dal "Giornale dello Spettacolo"
Musica: sciopero alla Scala, il balletto ci ripensa, il coro no
MILANO - 19 DICEMBRE 2012 - Le organizzazioni sindacali del Corpo di Ballo della Scala di Milano (foto) hanno ritirato lo sciopero di oggi proclamato per il debutto della stagione di balletto, che doveva essere aperta con il 'Romeo et Juliette'. L'agitazione era stata proclamata anche dal Coro. "La Direzione non ci ha chiamati e pertanto lo spettacolo resta sospeso" ha dichiarato Mauro Peconi, rappresentante Cgil del coro del Teatro."Per noi rimane la scelta fatta ieri sera - ha aggiunto -: la 'prima' è annullata. Inoltre, so che stanno procedendo al rimborso dei biglietti". Peconi si è detto "indignato per quanto apparso sui giornali, perché noi non abbiamo mai formulato una richiesta di denaro, ma abbiamo chiesto che venga rispettato il contratto nazionale e riconosciuta la particolarità della nostra vestizione e della memorizzazione dei testi"
lunedì 17 dicembre 2012
sabato 8 dicembre 2012
Venerdì 07 Dicembre 2012 11:38
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L’accordo separato che Fim e Uilm hanno sottoscritto sulla testa di milioni di lavoratori e lavoratrici senza il loro voto è fortemente peggiorativo della già dura condizione di chi lavora:
1. salario inferiore al recupero potere d’acquisto, con due tranche rinviabili di 12 mesi e a disposizione delle imprese per la contrattazione aziendale, cioè consegnate a scambi impropri e ricatti;
2. aumento degli orari di lavoro con il furto di 3 giornate di Par; 3. aumento dello straordinario comandato, da 40/48 a 80 ore annue; 4. flessibilità obbligatoria senza vincolo accordo Rsu, incrementata da 64 a 80 ore annue con penalizzazione per lavoratori che non la fanno (ore trattenute su ferie e Par); 5. ulteriore penalizzazione malattie brevi; 6. recepimento degli aspetti peggiorativi della legge Fornero sui contratti precari. (...)
Fim e Uilm hanno consegnato così la vita dei lavoratori nelle mani dell’impresa cancellando ogni potere contrattuale della Rappresentanza Sindacale.
Si aumenta l’orario per chi lavora mentre crescono cassa integrazione e licenziamenti!
Un accordo che tuttavia è pienamente in linea con la disastrosa contrattazione di restituzione, peggiorativa che si è affermata grazie all’accordo del 28 giugno 2011 e al patto separato sulla produttività, come bene testimoniano il contratto dei Chimici e quello dei Ferrovieri, entrambi unitari.
Per queste ragioni la linea di contrasto all’applicazione dell’intesa separata nei luoghi di lavoro non può partire dal richiamo al 28 giugno 2011 che è l’accordo delle deroghe al Contratto nazionale. I lavoratori, grazie ai sindacati complici, stanno pagando per intero la crisi generata dalle stesse politiche che pretendono oggi di cancellare lo stato sociale dopo aver distrutto le pensioni e l’art.18. C’è la necessità pertanto di ricostruire una battaglia generale del mondo del lavoro a partire dall’opposizione alle politiche del Governo Monti e di Confindustria.
No al Patto di produttività e al 28 giugno!
Occorre coniugare battaglia generale e azione coerente nei luoghi di lavoro, con una politica contrattuale, fabbrica per fabbrica, di esplicito contrasto a questo accordo separato, a quello del 28 giugno e al Patto di produttività. Non lottiamo solo contro l’accordo Fim-Uilm e un padronato arrogante e rapace ma dobbiamo necessariamente andare oltre ogni compatibilità e limite fissato dalle intese sbagliate sancite a livello Confederale.
Poche ma chiare parole d’ordine: occupazione-salario-diritti
II sindacato deve avere un solo riferimento, un solo limite nella sua politica contrattuale: i bisogni dei lavoratori e la loro rappresentanza autonoma! In questa fase bisogna mettere al centro la lotta per la difesa dell’occupazione e delle fabbriche contro le dismissioni, la difesa del salario e della condizione lavorativa contro flessibilita’ e la precarieta’. Solo coniugando battaglia generale e iniziativa nel luoghi di lavoro si potra’ ricostruire e riconquistare un Contratto Nazionale senza deroghe!
Bisogna ridare senso ed efficacia alle lotte
Scioperare costa, oggi più che mai. La pesante sconfitta su art.18 e pensioni, il desolante atteggiamento remissivo della Cgil e la durezza dello scontro che ci viene imposto aumentano la sensazione di impotenza e inutilità delle lotte. I lavoratori hanno dimostrato in questi anni una grande disponibilità alla mobilitazione. Ma per dare continuità, la lotta si deve porre davvero l’obiettivo di conquistare risultati concreti, altrimenti gli scioperi diventano atto di testimonianza.
Per fare tutto ciò il Sindacato deve rompere ogni collusione con il palazzo e il palazzetto della politica parlamentare, dei giochi elettorali. Deve dismettere ogni illusione concertativa nel rapporto con Confindustria. Il lavoro deve rappresentarsi da sé, nel conflitto e nella ricostruzione di diversi rapporti di forza. Rompiamo ogni ambiguità nel rapporto con Cisl e Uil. Basta cercare l’unità con chi è pronto a scambiare qualsiasi cosa sulla pelle dei lavoratori!
LA RAGIONE E' DI CHI LOTTA
R28A in Fiom
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venerdì 7 dicembre 2012
CRONACA SINDACALE DICEMBRE 2012
Milano, 6 dicembre 2012
CRONACA SINDACALE
(informativa a cura delle RSA CGIL)
Un passo in avanti, questo, in attesa di un accordo che comunque sarà sottoposto all' Assemblea dei lavoratori interessati.
Va ricordato che si è giunti a questo buon risultato dopo un percorso di circa dieci anni che ha avuto inizio con la creazione della stessa Squadra Trasporti del Teatro. Nonostante ciò restano comunque aperte le questioni legate all'organizzazione tecnica del reparto e irrisolte allo stato attuale le problematiche in merito all'utilizzo dei mezzi di trasporto.
Nella stessa giornata ci è stato detto che dei 4 vigili del fuoco interessati a un trasferimento presso altri reparti, 2 di questi non hanno ancora sciolto la loro riserva. Ribadiamo che siamo contrari a questo tipo di scelte unilaterali dell'Azienda e che, come più volte detto, adotteremo tutti gli strumenti per tutelare i diritti e l'opportuno sostegno dei lavoratori coinvolti. Alla vicenda si era interessato superficialmente anche il Presidente della Fondazione Avv. Giuliano Pisapia che si è poi nei fatti letteralmente defilato. Tant'è vero che stiamo ancora aspettando da qualche settimana la sua risposta in merito alla nostra richiesta d'incontro sul tema. E comunque nessuno ha ancora spiegato come sia possibile che 12 addetti all'emergenza e all'antincendio diano più garanzie dei 16 che hanno composto fino ad oggi il reparto, così come affermato dalla Dirigenza del Teatro.
Il 22 novembre si è sottoscritta con l'Anfols l'ipotesi di accordo riguardante la parte normativa (assunzioni, malattia, contrattazione integrativa, orari, etc) del CCNL delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche. L' ipotesi sarà all'ordine del giorno di una serie di assemblee che si terranno prossimamente. Per ciò che riguarda, invece, la parte economica il confronto è instaurato sul pregresso della vacanza contrattuale e sulla copertura inflattiva.
Sono stati chiesti chiarimenti sul buco di bilancio annunciato a mezzo stampa e di conseguenza su come procedere al pagamento dell' integrativo aziendale.
Infine, d'intesa con UIL, per l'ennesima volta abbiamo sollevato la questione inerente a tutto il personale serale, avvertendo la Dirigenza che a breve partirà il contenzioso, in sede giudiziale, per il riconoscimento dei loro diritti e emolumenti pregressi.
RSA SLC-CGIL
giovedì 6 dicembre 2012
“Passata la festa, gabbato lo santo”?
Da tempo chiediamo, in qualità di Sindacato, al Presidente della Fondazione
Teatro alla Scala e al Sovrintendente un incontro su questioni strategiche che
coinvolgono il Teatro.
Vediamone alcune:
– Nel 2015 il Sovrintendente del Teatro alla Scala non sarà più il dott.
Stèphane Lissner.
– Quest'anno il Teatro avrà un passivo superiore a 4.200.000 euro: chi
deve pagare questo disavanzo, i lavoratori?
– Quale sarà il futuro del Teatro, quale progetto culturale ed artistico lo
animerà?
– Di quali assetti occupazionali e produttivi ci sarà bisogno?
In questo momento, non vi è sui destini del Teatro una discussione
limpida,ed emergono toni aspri di “confronto” fra personalità di primaria
importanza.
In compenso il Teatro, causa un'errata conduzione e gravi errori dirigenziali,
subisce condanne su condanne da parte di organi terzi, e da mesi manca il
Direttore dei laboratori all'Ansaldo; da anni non si rimpiazza chi se ne va,
rischiando il collasso in alcuni reparti; il Personale di Sala è ridotto all'osso, si
ha l'impressione che, unitamente allo stesso Servizio di Emergenza e
Sicurezza, non siano più considerati strategici.
Questi sono considerati da tutti temi vitali per il futuro del Teatro, i tempi e
i modi di soluzione determinanti per il buon esito di una equilibrata soluzione.
A quando l'incontro col Sindacato, dove sono Presidente, Consiglio di
Amministrazione e Sovrintendente?
I lavoratori hanno mantenuto gli impegni assunti, avranno il pattuito o
saranno pagati a “babbo morto”?
Mentre facciamo un “in bocca al lupo” ai lavoratori, agli artisti, alla Scala e
alla città di Milano per un buon 7 Dicembre, affermiamo che bisogna girare un
altro film, dove occorre chiarezza, riconoscimento degli impegni assunti,
riconoscimento dei diritti dei lavoratori.
6 dicembre 2012
p. Segreteria SLC-CGIL Milano
Giancarlo Albori
lunedì 3 dicembre 2012
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