GENOVA - 18 SETTEMBRE 2012 - Il 2013 - scrive La Repubblica di Genova
- si chiuderà ancora in pareggio per il teatro Carlo Felice. Ma i guai
potrebbero arrivare nell'anno che verrà. La fine dei contratti di
solidarietà porterà a un innalzamento dei costi fissi di quattro
milioni.
Sembra destinata a scendere, invece, la quota di sponsorizzazione
privata che nell'ultimo biennio si era tradotta in più di cinque
milioni. Al momento, infatti, l'unico soggetto che ha confermato il suo
impegno è stato il gruppo Iren, che verserà però cinquecentomila euro
(contro il milione e 250 mila euro l'anno, nel 2011 e 2012). Nessun
segnale, per ora, da Finmeccanica, mentre si confida che il nuovo
presidente di Confindustria riesca quanto meno a eguagliare quello in
carica fino a dicembre, Giovanni Calvini, che con grande fatica è
riuscito a mettere insieme un milione di euro. Aumentano le uscite e
scendono le entrate, quindi. Che fare? Il sindaco Marco Doria,
presidente della Fondazione Teatro Carlo Felice, ieri ne ha parlato
insieme al cda con i parlamentari liguri. All'incontro erano presenti
Sandro Biasotti, Roberto Cassinelli, Roberta Pinotti, Sabrina Rossa e
l'eurodeputato Sergio Cofferati. In discussione, il Fondo Unico per lo
spettacolo, il suo ammontare nel 2013 (a rischio riduzione) e i criteri
di riparto dello stesso fra i diversi enti lirici. Servirebbero anche
provvedimenti a livello nazionale per favorire, attraverso opportune
detrazioni fiscali, i contributi di privati a favore di Enti culturali
quali appunto il Carlo Felice. Le idee non mancano. Sono i soldi, per
ora, la grande incognita