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venerdì 28 settembre 2012

Scala, la rivolta dei coristi. Baritono in pensione toglie il posto ai colleghi

MILANO - 28 SETTEMBRE 2012

Scala di Milano, scatta la rivolta del coro. Nel mirino - scrive oggi il quotidiano Il Giorno di Milano - finisce il baritono e delegato sindacale Cisl, Maurizio M., andato in pensione nel luglio scorso e riassunto dalla dirigenza di via Filodrammatici con un contratto professionale di un anno. Sottraendo di fatto, secondo i suoi colleghi, il posto a uno dei tre candidati risultati idonei nelle audizioni svolte all’ex Ansaldo.
A sollevare il caso, sono stati proprio i quattro membri del coro inseriti nella commissione che ha giudicato i partecipanti al bando internazionale per "assunzione a termine alla Scala di Milano": tre giorni fa, Luciano Buono, Vincenzo Alaimo, Maria Gabriella Ferroni e Kjersti Odegaard hanno inviato una lettera al sovrintendente Stéphane Lissner nella quale censurano il comportamento dei vertici di via Filodrammatici e si dissociano "totalmente dalla uniterale decisione della Direzione del Teatro relativa alla priorità nelle assunzioni".
Secondo la denuncia dei quattro esaminatori, la Fondazione "ha contrattato col signor M., ormai pensionato, un contratto professionale della durata di un anno, procedendo così a una “chiamata diretta” e scavalcando sia la norma contrattuale che la posizione dei lavoratori aventi diritto". Così M. ha preso regolarmente parte alla tournée moscovita di due settimane fa, "ed è attualmente dipendente retribuito dal teatro con contratto professionale fino al 25 luglio 2013". Agli artisti esclusi, invece, è stato proposto un accordo di tre mesi (a partire dal 24 settembre), "in vista della produzione del 7 dicembre".
Il caso ha scatenato le proteste del coro, tanto che i sindacati hanno dovuto convocare un’assemblea urgente: nei prossimi giorni, anche i delegati invieranno una lettera a Lissner. "Abbiamo chiesto spiegazioni — fa sapere la Uil — ma le risposte non ci hanno affatto soddisfatto: vogliamo chiarezza".

(Fonte: Il Giorno di Milano)