Oggi presso il Teatro alla Scala si sono svolte 2 assemblee
indette dalla Slc-Cgil del teatro a cui hanno partecipato
circa 200 Lavoratori dei vari repartI, n tali assemblee sono
emersi le seguenti problematiche:
1) una grave emergenza occupazionale in palcoscenico
2) la situazione creatasi dopo la bocciatura del “Protocollo
di intesa” da parte della Corte dei Conti, e la conseguente
non erogazione della parte economica del contratto unico
3) la mancata liquidazione di tutti gli arretrati pattuiti
E’ stato quindi richiesto dalle 2 assemblee all’unanimità di
chiedere con urgenza degli incontri alla Direzione su questi
argomenti, e di dichiarare contestualmente lo stato di
agitazione.
Facendoci dunque carico delle decisioni dei nostri iscritti, la
Segreteria e la RSA Slc-Cgil del Teatro alla Scala, chiede
con urgenza l’apertura di un tavolo negoziale, e dichiara lo
stato di agitazione a partire da oggi 5 ottobre 2016.
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dopo trattativa con il compagno Puglisi,che voleva aspettare l'assemblea del 7 e aveva dubbi sulla dichiarazione da subito dello stato di agitazione,perche' lo riteneva di ostacolo all'apertura della trattativa.Poi si e' ricreduto ,dopo che gli e' stato detto che nessuno di noi si sarebbe preso la responsabilita' di sconfessare la decisione di ben due assemblee e lui in verita'non ha piu' insistito.
RispondiEliminaAllora si e' riscritto in una maniera uguale nella sostanza,ma piu' consona alla liturgia cgil.Quale e' questa liturgia?Che e' il sindacato che guida i processi e quindi che non e' l'assemblea che ha il potere,ma che indica.Sta poi all'"autorita'"sindacale governare i processi,prendere atto farsi carico,ecc. ecc.Sai cosa ti dico?ci vuol pazienza,altrimenti mi vien di buttar tutto all'aria mauro
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