ETERNIT: UNA SENTENZA INACCETTABILE
UN ORDINAMENTO GIURIDICO INCAPACE DI INTERPRETARE I DANNI UMANI
La sentenza di Cassazione che ha annullato la condanna e i
risarcimenti ai cittadini vittime dell’amianto dell’Eternit di
Casale mette in luce le pesanti contraddizioni del nostro ordinamento
giuridico che nell’interpretazione della prescrizione segna un
limite assurdo in quanto non tiene conto dell’evolvere della
malattia in tempi che vanno ben oltre i termini di legge.
Il mesotelioma, il mortale cancro provocato dall’amianto si può
sviluppare anche oltre 30 anni dopo l’esposizione, questo significa
che tutti i reati riconducibili a prodotti contenenti amianto e/o
cancerogeni possono essere prescritti e questo non è accettabile
proprio per la natura stessa e l’evoluzione delle malattie che
queste sostanze provocano.
Questa sentenza ci riporta l’attenzione sulle diverse realtà che
hanno procedimenti aperti: a Milano abbiamo in corso, fra i vari,
Pirelli , Ansaldo e Alfa Romeo, e poi ancora, l’esposizione
nell’area dell’ex Sisas di Pioltello e altri siti a rischio .
Il tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e nel
territorio riporta all’attenzione della politica e dell’impresa
la necessità non rinviabile di investire su una economia e una
produzione improntata sul rispetto della persona e dell’ambiente,
con un’ottica di responsabilità sociale che non esclude nessuno.
Eternit resta per tutti un esempio di inciviltà e comunque si deve
andare avanti, nell’attesa delle motivazioni che hanno portato a
questa vergognosa sentenza, cgil cisl e uil di Milano continueranno
l’azione sindacale di denuncia e di presidio a difesa della salute
di lavoratori, lavoratrici , cittadini e cittadine.
I Segretari Generali CGIL – CISL – UIL Milano
GORLA - GALVAGNI - MARGARITELLA
I Segretari CGIL – CISL – UIL Milano
SCALCO – SARONNI - URSO
Milano, 20 Novembre 2014