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mercoledì 21 novembre 2012

Vicepresidente Agis: "Parlamento reintegri il Fus"

ROMA - 20 NOVEMBRE 2012 - "Chiediamo ai tutti i gruppi parlamentari di intervenire
affinché nella legge di stabilità sia ripristinato lo stanziamento del Fondo unico
per lo spettacolo (Fus) per il 2013".

"La riduzione dell'attuale soglia del Fus indebolisce ulteriormente le attività
culturali dello spettacolo, della connessa occupazione e della funzione assolta dal
settore per la socializzazione del tessuto culturale e sociale dei territori".

Così dichiara al Giornale dello Spettacolo, Maurizio Roi, vicepresidente dell'Agis.

"La legge di stabilità - spiega Roi - è entrata in Parlamento con uno stanziamento
del Fus, per il 2013, ridotto di quasi 12 milioni di euro rispetto al 2012".

"A questo taglio vanno aggiunti 4 milioni di euro che un disegno di legge ha
assegnato, giustamente, a festival importanti, la cui copertura finanziaria ricade
però sempre sul Fus".

"Si arriva così ad una riduzione del fondo di 16 milioni di euro, rispetto ai 411
stanziati nel 2012".

"Come Agis abbiamo già inviato una lettera al ministro Ornaghi per segnalare la grave
situazione, ricordando che il Fus avrebbe dovuto essere intoccabile, così come
previsto dalla legge n.111 del 2011 che escludeva il fondo dai tagli della spesa".

"Sedici milioni di euro, in questo clima di crisi e tagli possono sembrare poca cosa,
ma, trattandosi di un fondo già ridotto ai minimi termini, rappresentano un taglio
che indebolisce ancora di più un settore vitale per lo sviluppo e per il futuro del
paese e a forte contenuto occupazionale".

"Peraltro le attività dello spettacolo sono drammaticamente colpite anche dai tagli
devastanti che gli enti locali e regioni stanno attuando in conseguenza dei tagli a
loro volta subiti".

"A ciò si aggiunga la soppressione delle province che sta avvenendo in modo confuso
creando ulteriori problemi, sia dal punto di vista amministrativo, sia delle
risorse".

"Molti - aggiunge Roi - si recano ai convegni altisonanti, come quello promosso da Il
Sole 24 Ore la scorsa settimana, per parlare dell'importanza della cultura, venendo
purtroppo immediatamente smentiti dagli atti concreti".

"Le lodi di grande apprezzamento per il bellissimo discorso del Presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, a fronte del sostanziale disinteresse che le
istituzioni italiane stanno dimostrando verso il patrimonio culturale del paese, sono
pura retorica. Noi siamo d'accordo con Napolitano, nelle parole e nei fatti. Lo siano
tutti".