TRANSLATE

giovedì 18 luglio 2013

Bizi (Slc Cgil), restituire a lavoratori e imprese spettacolo l’avanzo Enpals-Inps

Produzione culturale: Bizi (Slc Cgil), restituire a lavoratori e imprese spettacolo l’avanzo Enpals-Inps
“Vogliamo porre alle istituzioni la questione della previdenza dei lavoratori dello spettacolo e della produzione culturale come problema politico: con le varie leggi di “riforma” l’Enpals, l’ente previdenziale di settore, è stato stressato e in parte omologato alla previdenza di carattere generale. E’ stato aumentato il numero di giornate per l’accredito annuo pensionistico (da 60 a 120 giornate), a fronte delle giornate effettivamente lavorate nel settore, mediamente 70” ha dichiarato Emanuela Bizi, segretaria nazionale Slc Cgil in apertura dell’incontro “Luci su di noi” promossa dalla Camera del Lavoro CGIL di Milano, con Slc Cgil e FP Cgil in merito alle problematiche previdenziali dell’ex ENPALS.
 “La conseguente difficoltà a raggiungere i requisiti pensionistici ha comportato che, a fronte di  circa 300.000 lavoratori che versano quote previdenziali, vengono erogate solo 53.000 pensioni. Questo comporta un forte avanzo che per il 2039 è stimato in 9 miliardi e 284 milioni €. Sarebbe necessario varare un provvedimento legislativo che ritardasse le giornate di accredito annuo per permettere il raggiungimento del requisito pensionistico ai lavoratori.”
 “Le istituzioni non posso ignorare anche gli altri grandi problemi del settore – prosegue la sindacalista – tra cui il mancato rispetto dei minimi contrattuali ad esempio nel doppiaggio e nel settore musicale, il lavoro irregolare da far emergere anche per determinare la giusta contribuzione all’Istituto Previdenziale, per cui bisogna trovare forme contrattuali adatte e sollecitate le ispezioni. E’ anche necessario normare contrattualmente le figure artistiche. Tutto questo rilancia la necessità di leggi di sistema.”
Queste risorse sono dei lavoratori e delle imprese del settore – conclude Bizi - non possono servire per ripianare deficit di altri enti. Devono tornare al settore, per dare ossigeno alle imprese e creare una robusta rete protettiva di sostegno per questo particolare mondo del lavoro che non gode di diritti quali maternità, malattia, tutela degli infortuni, formazione e riqualificazione, e non riesce, nella maggior parte dei casi, ad avere neppure i requisiti per la mini Aspi.

venerdì 12 luglio 2013

FONDO EXTRA FUS

Per il Fondo per le emergenze per le fondazioni liriche in crisi c'è un tavolo tecnico a Palazzo Chigi. Lo riferisce il ministro dei Beni culturali e del turismo, Massimo Bray, che sottolinea: "C'è stata una riunione anche questa mattina, stiamo cercando di trovare la soluzione migliore". Il ministro Bray parla a Montecitorio, a margine dell'audizione oggi con le commissioni Cultura di Camera e Senato che aveva all'ordine del giorno la discussione sulle linee guida del suo mandato. I cronisti gli chiedono particolari sull'entità del Fondo, che dovrebbe servire a tamponare le emergenze più gravi delle fondazioni liriche, in prima fila il Maggio musicale fiorentino, il Carlo Felice di Genova e il Lirico di Cagliari, il ministro non dà però particolari: "Si stanno valutando varie ipotesi", risponde Bray che comunque conferma: "Si tratta di un fondo extra Fus".

mercoledì 10 luglio 2013

Fondazioni lirico sinfoniche: Comunicato Segreterie Nazionali in merito all'articolo Corriere della Sera a firma del Sindaco Renzi


Con riferimento alla lettera inviata al Corriere della Sera dal Sindaco di Firenze Matteo Renzi pubblicata nell’edizione di mercoledì u.s., riteniamo utile fare alcune precisazioni e considerazioni necessarie a ripristinare una corretta rappresentazione dei fatti e della realtà e, se possibile, evidenziare alcuni passaggi poco eleganti che implicitamente provano ad individuare sindacati buoni e “meno buoni”.

  • Nello specifico il Sindaco di Firenze Matteo Renzi dichiara: “tra dieci mesi si inaugurerà il nuovo teatro dell’Opera…….”: tentando di andare oltre gli annunci mediatici ci può chiarire il Sindaco, già Presidente della Fondazione Maggio Fiorentino, qual è il progetto economico e gestionale per il nuovo Teatro dell’Opera?
Considerato che la proposta del commissario (fortemente sostenuta dal Sindaco, già Presidente) prevede un taglio di circa un terzo degli organici con la “chiusura” del corpo di ballo e il resto concentrato nelle aree tecniche e dei servizi, qual è il progetto organizzativo per corrispondere alle necessità produttive e di gestione dei servizi del nuovo teatro?

  • il Sindaco afferma: “…..abbiamo deciso di non mettere la testa sotto la sabbia….”, cosa vuol dire? Forse che il Sindaco Presidente, che ha direttamente gestito la vertenza conclusasi a gennaio dell’anno in corso ottenendo totalmente gli interventi da lui sostenuti come idonei a garantire il salvataggio e rilancio del Maggio Musicale Fiorentino, in quel momento aveva la testa sotto la sabbia? O forse già allora aveva clamorosamente sbagliato ricetta ed approccio visto il risultato ottenuto e cosa sostiene a distanza di pochi mesi.

  • Continua il Sindaco:”……per anni dirigenze conniventi con alcuni sindacati hanno assunto personale (tecnico ed amministrativo) in modo sproporzionato forti di un contratto nazionale che grida vendetta tante e tali sono le voci di indennità aggiuntive….”, verificato che il Sindaco Matteo Renzi, già Presidente fino dal 2009 del Maggio Musicale Fiorentino, e da almeno 8-9 anni con un ruolo importante nella definizione degli organi di gestione della Fondazione, prima come Presidente della Provincia di Firenze (partecipava con altri soggetti alla nomina di un consigliere di amministrazione) ed ora come Presidente del Consiglio di Amministrazione, e ribadito che le scriventi OO.SS., a tutti i livelli, non hanno mai avuto la possibilità di decidere sulle assunzioni – peraltro la pianta organica è numericamente approvata e bloccata da anni da un Decreto Ministeriale – potrebbe egli declinare meglio queste accuse altrimenti gratuite?
Inoltre, quali sono le “tante e tali indennità aggiuntive del contratto nazionale”? A noi non risultano e non possiamo credere che il Sindaco Matteo Renzi, Presidente del Consiglio di Amministrazione da almeno quattro anni, non abbia ancora imparato a distinguere il contratto nazionale dalla contrattazione aziendale dove, qualora ci fossero, tali indennità sono state riconosciute con l’approvazione degli organi dirigenti del teatro.

  • Come spiega il Sindaco Matteo Renzi il fatto che dal momento del suo insediamento come Presidente del Consiglio di Amministrazione e dall’arrivo della Dott.ssa Colombo (da lui scelta) in qualità di Sovrintendente della Fondazione, il debito sia cresciuto di oltre 14 milioni? Chi approvava e firmava i bilanci di previsione e consuntivi?

  • Prosegue il Sindaco nelle sue affermazioni: “non tocchiamo un orchestrale, non tocchiamo un corista,…………… e soprattutto non si abbassa l’eccellenza artistica del Maggio Fiorentino….” Quindi si “tocca” il resto: ballo, scenografia, servizi tecnici, servizi amministrativi, ecc., per una quantità di dipendenti che, in virtù anche delle cause individuali in corso, oscilla tra le 80 e le 119 unità ma sempre a detta del Sindaco non c’è da preoccuparsi.
Sembra quasi che si stia parlando di una struttura di produzione Sinfonica. La produzione LIRICA è un po' più complessa, la sua “eccellenza” poggia senza dubbio sulla qualità delle masse artistiche (magari compreso il ballo) ma si completa ed è tale quando si fonde armonicamente con la qualità delle scene, delle luci, dei costumi, ecc.

Potremmo continuare ma preferiamo valorizzare un punto sul quale troviamo convergenza con il Sindaco quando rivendica maggiore attenzione e risorse dallo Stato e, aggiungiamo noi, in tutte le sue articolazioni premiando merito, qualità e produttività, valori ed obiettivi che – diversamente da quanto pensa il Sindaco Matteo Renzi – da sempre rivendichiamo e portiamo avanti tra mille difficoltà spesso annidate proprio nelle strutture dirigenti delle Fondazioni o dei paladini del “nuovo” per i quali ci vuole sempre ben altro e sanno proporre solo la vecchia ricetta di scaricare sui lavoratori responsabilità e sacrifici.          

SLC-CGIL                              FISTeL-CISL                     UILCOM-UIL                  FIALS-CISAL

lunedì 1 luglio 2013

LIRICO SINFONICHE, INCONTRO SUL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO

Comunicato 28 Giugno 2013 
 
Si è svolta questa mattina al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo una riunione sulla situazione del Maggio Musicale Fiorentino con i rappresentanti di Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze insieme al Commissario straordinario della Fondazione.

Tutti i partecipanti hanno dato il loro contributo costruttivo per trovare una soluzione condivisa al fine di raggiungere l’obiettivo di unequilibrio economico, finanziario e patrimoniale della Fondazione Maggio Musicale Fiorentino.

A tal fine dovrà essere definito un piano industriale che veda il concorso del Governo, degli Enti Locali e delle parti sociali.
 
Perciò, per consentire al commissario l’elaborazione del piano entro il 30 Luglio, i soci della Fondazione chiedono alle organizzazioni sindacali di approfondire la proposta già avanzata per ridurre strutturalmente il costo del lavoro e per ristabilire fin dal prossimo esercizio l’equilibrio economico e finanziario.
 
Nell’ambito di questo piano, la stessa richiesta di concorso al risanamento i soci la rivolgono anche agli istituti creditori.

Roma, 28 giugno 2013 
Ufficio Stampa MiBAC
Tel. 06.67232261/2