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venerdì 29 giugno 2012

Assemblea CGIL 3 luglio


Milano, 29 giugno 2012





ASSEMBLEA CGIL
3 luglio 2012


Si comunica a tutti i lavoratori che il giorno 3 luglio si terrà l'Assemblea Generale della SLC-CGIL presso il ridotto delle gallerie (3° piano edificio storico) dalle ore 15.30 alle ore 17.00 con il seguente o.d.g. :

    • TRATTATIVA FINALE CCNL
    • ELEZIONI R.S.U.

A tale assemblea sarà presente Carlo Tarlini Segretario SLC-CGIL

RSU SLC-CGIL

giovedì 28 giugno 2012

La Paga da Squalo di Lissner

La Paga da Squalo di Lissner e lo Scontro per la Scala


by Red Proof
Quando era direttore del festival di Aix-en-Provence, Stephane Lissner – francese di madre ungherese e padre moscovita diventato parigino – lo chiamavo “le requin”, lo squalo. Nel giugno del 2003 mostrò i denti agli intermittenti dello spettacolo in lotta contro la riforma del sussidio di disoccupazione e loro glieli trapanarono alla radice facendogli chiudere baracca e burattini. Alla Scala Lissner è arrivato nel maggio 2005, primo sovrintendente straniero chiamato dal consiglio d’amministrazione a risollevarne le sorti artistiche dopo la guerra intestina tra Riccardo Muti, allora direttore musicale, e Carlo Fontana, sostituito nella carica di sovrintendente da Mauro Meli, cacciato in brevissimo tempo a furor di maestranze.
“In cinque anni farò della Scala il teatro d’opera più importante del mondo” dichiarò Lissner appena insediatosi. Ma di anni ne sono trascorsi sette e tutto questo di salto d’importanza nessuno l’ha visto. Lo attesta anche un recente rapporto stilato dalla società di consulenza McKinsey, e secondo cui le potenzialità del teatro sono di gran lunga superiori a quelle espresse dal suo management. A fronte di un aumento degli spettacoli lo scadimento artistico del teatro è del resto evidente, sottolineato dalle reiterate defezioni dei maggiori cantanti già scritturati, ultime Nathalie Dessay e Anna Netrebko che hanno rinunciato alle recite di “Manon” in scena dal 19 giugno al 7 luglio (la Netrebko aveva già dato forfait anche in “Don Giovanni”); poi Diana Damrau che doveva tenere un recital di canto annullato. Inoltre, defezioni anche da parte di celebrati direttori d’orchestra come Semyon Bychkov (forfait ne “La donna senz’ombra”) ed Esa-Pekka Salonen, che ha rinunciato a tre concerti sinfonici.
Management mediocre quello della Scala, non all’altezza della tradizione, meno che meno del ruolo ricoperto: autoritario – voglio posso comando – arrogante nei rapporti coi lavoratori fino al mobbing. Lissner racconta d’essere un uomo al dialogo, che ad Aix-en-Provence si adoperava per scongiurare gli scioperi. Stronzate! Negli ultimi tre anni la Scala – difesa dallo studio legale di Pietro Ichino, il giuslavorista e senatore Pd – ha perso 180 cause di lavoro intentate da lavoratori precari, ricorrendo quasi sempre in appello per perdere di nuovo. E alle lavoratrici serali, sarte e parrucchiere che hanno vinto la causa, ancora oggi non vengono riconosciuti i diritti d’assunte a tempo indeterminato. Di capacità di dialogo, il monsieur – unitamente al direttore generale Maria di Freda – ne ha mostrato assai poca. La stessa Di Freda, ex impiegata dell’area sistemi informativi del teatro ed ex delegata sindacale, è stata nominata da Carlo Fontana nel 1991 direttore del personale dalla sera alla mattina. Poi responsabile dal 1998 degli affari istituzionali, dopo il passaggio della Scala a fondazione, quindi direttore generale dal 2008 (un DG di uno dei più grandi e prestigiosi teatri al mondo che all’alba del 2012 stenta a parlare inglese, ma è in orbita Pd).
Il nuovo statuto della fondazione recentemente approvato, che attribuisce al teatro una nuova autonomia gestionale la quale conferisce al sovrintendente “un’autonomia enorme”, come spiegato dal ministro per i Beni e le Attività culturali Ornaghi, oltre a un potere assoluto sulla stipula dei contratti aziendali, è la prova evidente della “marchionizzazione” in atto alla Scala. Una situazione denunciata da tempo dalla Cgil, che in vista dell’incontro tra le parti (Roma, 4-5 luglio) per il rinnovo del contratto nazionale – che impedisce ai sovrintendenti di spolpare i contratti aziendali, consentendo inoltre la stipula dei futuri contratti integrativi, tra cui quello riguardante il periodo di Expo 2015 – ha indetto un referendum consultivo svoltosi tra il 21 e il 22 giugno e che ha visto il 70% dei lavoratori esprimersi su due quesiti. Al primo: sei favorevole alla contrattazione collettiva a livello nazionale oltre a quella aziendale? Hanno risposto sì in 519; no 25; e 9 schede bianche. Al secondo: sei favorevole a contenere l’apporto dei privati entro limiti che consentono una gestione essenzialmente pubblica del teatro? I sì sono stati 504, a fronte di 37 no e 12 schede bianche.
Pochissimo dialogo, totale mancanza di relazioni sindacali e di un protocollo sulla sicurezza, tanti sprechi, ma in compenso tanti soldi. Lissner prende 450mila euro fissi, più una parte che varia in base agli obiettivi prefissati e raggiunti di circa 155mila euro; ai quali sommare 85mila l’anno per l’appartamento in piazza del Carmine; 200mila tra Tfr, versamenti Inps e oneri vari, 70mila euro dell’auto blu con autista, carta di credito e spese di rappresentanza il cui ammontare nessuno, nemmeno tra i consiglieri di amministrazione, è ancora riuscito a stimare con precisione. Totale: 1.000.000 e passa di euro. Oltre il triplo di Barack Obama, che all’anno ne guadagna 300.000. Inoltre, col nuovo lucroso contratto blindato fino al 2017, Lissner otterrà un buonuscita di 300mila euro. In barba alla strombazzata autoriduzione del 10% dello stipendio suo e di altri undici manager della Scala – annunciata mediante conferenza stampa. La quale si applica solo alla retribuzione fissa e non a quella complessiva, quindi per Lissner si tratta di quarantamila euro su un milione. Ma soprattutto, e questo sì sarebbe un vero coup de théâtre, tra i corridoi della Scala gira insistentemente la voce che si tratti di una riduzione una tantum, mica permanente!
Rientrato da Londra, Lissner ha trovato sulla scrivania una missiva del Comune che chiede di poter visionare tutte le carte utili a ricostruire la situazione dei bilanci. A proposito dei quali, nel corso di un incontro svoltosi lo scorso sei del mese tra sindaco, direzione del teatro e sindacati, Pisapia ha sottolineato la certezza del finanziamento storico del Comune di Milano. Confermando che per quanto riguarda la forma organizzativa speciale ritiene che non sia una privatizzazione, poiché considera la Scala bene pubblico della città e del paese, affermando testualmente, e garantendo che “finché ci sarò io come sindaco di Milano garantirò per impedire ogni eventuale rischio di privatizzazione”. Inoltre, Pisapia ha chiesto un secondo incontro coi sindacati per entrare nel dettaglio degli sprechi, unitamente alla documentazione riguardo alcuni casi di sanzioni disciplinari comminate per testimonianze rese al tribunale del lavoro.
E’ possibile che si tratti di uno scontro interno al potere milanese. Qualcuno sussurra che dietro al fronte che resiste a Lissner vi sia Francesco Micheli, finanziere musicofilo, buon conoscitore di teatro, e sostenitore di Pisapia alle scorse elezioni – ex signor Fastweb, ex presidente del Conservatorio di Milano – recentemente estromesso dal CdA della Scala per far posto ad Alessandro Tuzzi, vicedirettore amministrativo dell’Università Cattolica e portaborse del ministro Ornaghi. Micheli che circa i bilanci ha avuto modo di dichiarare: “Se non fosse per i contributi giunti solo grazie alle capacità di Bruno Ermolli, la Scala avrebbe bilanci scassati come gli altri teatri lirici italiani. Oggi il bilancio preventivo è in equilibrio formale a condizione che quest’anno venga coperto un differenziale negativo sugli otto milioni. La previsione di pareggio si basa sul presupposto che arrivi un nuovo socio e che le istituzioni pubbliche non solo non taglino ma addirittura diano maggiori apporti. Cosa, questa, piuttosto velleitaria, visti i chiari di luna”.
E riguardo al management: “Alla Scala c’è un blocco d’interessi che non sopporta chi è critico sulle scelte del teatro” s’è espresso Micheli aggiungendo: “Ed è noto che c’è una lobby interna. Stanno riducendo la Scala a prodotto turistico, come il Colosseo. Peccato però che la Scala non sia un monumento archeologico. Così è la sua morte culturale”. Uno scontro di lobby sul quale i cittadini finora non hanno avuto alcuna voce in capitolo.

mercoledì 27 giugno 2012

FIOM IN FESTA AL CARROPONTE


29/30 GIUGNO E 1 LUGLIO: DEMOCRAZIA AL LAVORO! FIOM IN FESTA @ CARROPONTE DI SESTO SAN GIOVANNI (MI)
Venerdì 29 giugno
Pomeriggio, h. 14.30: "Togliere ai pensionati per non dare ai giovani" La controriforma del mercato del lavoro e delle pensioni. Formazione per i delegati metalmeccanici della Lombardia. Intervengono:Leopoldo Nascia, ricercatore dell'Istituto nazionale di statistica dove si occupa di statistiche strutturali sulle imprese e aderente alla campagna Sbilanciamoci!, Domenico Roccisano, avvocato di diritto del lavoro - UVL CGIL Milano, Anna Bonanomi, Segretaria generale SPI-CGIL Lombardia e conclude Antonio Pizzinato, già Segretario generale CGIL nazionale e, quest'anno, 65 anni di iscrizione CGIL.
Sera, h. 19.30: Saluti del Comune di Sesto San Giovanni che patrocina la Festa e a seguire: "Cambiare la fabbrica per cambiare il mondo. La FIAT, il sindacato, la sinistra assente". (Presentazione del libro di Giancarlo Feliziani e Maurizio Landini). Intervengono: Carlo Galli, professore di Storia delle dottrine politiche presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna. Lia Cigarini, avvocata e giurista. Fondatrice della Libreria delle donne, Maurizio Landini, Segretario generale FIOM-CGIL nazionale, Onorio Rosati, Segretario generale Camera del Lavoro di Milano. Coordina: Giancarlo Feliziani, caporedattore e inviato del Tg LA7.
Sera, h. 21.30: Concerto Casino Royale, ingresso offerta libera (in caso di maltempo i concerto si terrà dentro lo spazio MIL).
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Sabato 30 giugno
Sera, h. 19.30: Lombardia: Politica al lavoro, per costruire il futuro”. Per uscire dalla crisi, la Regione Lombardia si deve occupare davvero del lavoro. (clicca qui per lo spot dell'iniziativa). Intervengono:Chiara Cremonesi, Consigliere regionale di SEL, Gabriele Sola, Consigliere regionale dell'IDV, Luciano Muhlbauer, già Consigliere regionale di PRC-FdS, Mirco Rota, Segretario Generale della FIOM-CGIL Lombardia, Nino Baseotto, Segretario Generale della CGIL Lombardia, Sara Valmaggi, Vicepresidente del Consiglio regionale del PD. Coordina: Gad Lerner.
Sera, h. 21.30: Concerto Punkreas + special guest, ingresso offerta libera.
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Domenica 1 luglio
Sera, h. 19.30: Saluti di Maurizio Landini, segretario generale FIOM-CGIL ed estrazione dei biglietti della sottoscrizione a premi a sostegno delle lotte per i diritti e la democrazia negli stabilimenti FIAT della Lombardia.
Sera, h. 20.30: Partita Finale degli europei di calcio su maxischermo a seguire Concerto Vallanzaska, ingresso offerta libera (in caso di maltempo i concerto si terrà dentro lo spazio MIL).
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Durante la Festa dalle ore 19.00 ci sarà un servizio ristorante, pizzeria e bar. Ci saranno stand della FIOM-CGIL di varie organizzazioni. I dibattiti si svolgeranno presso lo spazio MIL e/o Archivio Giovanni Sacchi adiacenti al Carroponte.
Lo spot della Festa è disponibile cliccando qui: SPOT DI FIOM IN FESTA
Il materiale (banner, locandina, manifesto e logo) è disponibile cliccando qui: MATERIALE FIOM IN FESTA 2012

martedì 26 giugno 2012

Lissner stipendio d'oro

Pisapia chiede a Lissner i dati
su tutta la gestione della Scala

La richiesta arriva dopo le polemiche sui conti del Piermarini e sullo stipendio d'oro
del sovrintendente appena riconfermato. Il sindaco vuol conoscere il quadro esatto

di ORIANA LISO
La richiesta ufficiale è arrivata dall’altra parte della piazza: il sindaco Giuliano Pisapia avrebbe chiesto alla Scala i dati sulla gestione del teatro. Dai risultati economici della vendita dei biglietti al numero di rappresentazioni in un anno. Una richiesta che arriva - forse non a caso - all’indomani dell’inchiesta di Repubblica sullo stipendio del sovrintendente Stephane Lissner, 'lievitato' nonostante una pubblicizzata autoriduzione del 10 per cento appena fatta, in concomitanza con la riconferma alla guida del Piermarini.

Lo stipendio d'oro di Lissner

Il taglio dello stipendio, però, tocca solo la parte fissa, ovvero 449mila euro circa, ma non riguarda la parte variabile, conseguenza del raggiungimento di determinati obiettivi (circa 155mila euro), né l’affitto di un appartamento in piazza del Carmine (85mila euro annui), l’auto blu con autista, il Tfr, le quote Inps e altri oneri, la carta di credito aziendale (e forse anche di queste spese il sindaco avrebbe chiesto i conti), né tantomeno il 'premio di fine lavoro', 300mila euro che il sovrintendente incasserà nel 2017.

In attesa che Lissner rientri da Londra, Pisapia - presidente della Fondazione - avrebbe chiesto quindi di accedere a tutti i documenti che servono a ricostruire la situazione dei bilanci della Scala, non proprio in salute,
visto che per l’anno in corso il rosso è di 4,5 milioni di euro e lo stesso Lissner ha dovuto ammettere che «il pareggio è una ipotesi senza certezze».

sabato 23 giugno 2012

RISULTATO REFERENDUM



Milano, 25 giugno 2012

RISULTATO REFERENDUM CGIL




553 VOTANTI (97 ansaldo 456 teatro)


QUESITO 1 = 519 si (quorum raggiunto)
25 no
9 bianche

QUESITO 2 = 504 si (quorum raggiunto)
37 no
12 bianche



Ricordiamo infine che i giorni 4 e 5 luglio a Roma presso il Ministero le parti si incontreranno per il rinnovo del CCNL.

Inoltre, abbiamo avviato le procedure per le elezioni delle rsu/rls, nel quadro del CCNL e degli accordi interconfederali vigenti.


RSA SLC-CGIL







Giustizia e Verità


COMUNICATO SINDACALE

Giustizia e Verità!

Falso! Vanno dicendo che abbiamo perso il ricorso al tar. È una menzogna: l'udienza del 20 giugno 2012 è stata rinviata al 21 novembre 2012 al tar del Lazio.

Vero! La trattativa al Ministero per il rinnovo del CCNL delle Fondazioni Lirico Sinfoniche è arrivato alla fase conclusiva ( vedasi documento congiunto sull'incontro tenutosi il 20 e 21 giugno tra il Ministro, i Sovrintendenti e le oo.ss. nazionali). Il 4 e 5 luglio 2012, presso il Ministero dei beni Culturali le parti si incontreranno per addivenire ad un accordo da sottoscrivere. Abbiamo ritenuto giusto prima della firma fare un passaggio democratico (assemblee, incontri) coi lavoratori. Vedi comunicato sindacale unitario nazionale cgil,cisl, uil fials del 22 giugno 2012.

venerdì 15 giugno 2012

Assemblee



ASSEMBLEE LAVORATORI

Si comunica a tutti i lavoratori che il giorno 19 giugno 2012 dalle ore 10,30 alle ore 12,00 presso Padiglione Ansaldo e dalle ore 16,30 alle ore 17,30 presso la sala coro 3°piano del Teatro Alla Scala si terranno le assemblee con la presenza del segretario Nazionale SLC CGIL Silvano Conti.
Tali assemblee avranno come ordine del giorno:


CCNL

REFERENDUM

VARIE ED EVENTUALI




RSA SLC-CGIL

sabato 9 giugno 2012

Cronaca Sindacale


Nei giorni 12 e 13 giugno si terranno presso l'Aran a Roma degli incontri per il rinnovo del CCNL con i Sovrintendenti, e il 14 giugno sarà presente anche il ministro Ornaghi. Tali incontri possono essere decisivi per il rinnovo del CCNL. In seguito a questi incontri verrà indetta un' assemblea CGIL per aggiornare i lavoratori sullo stato della trattativa.
Motivi per cui firmare il CCNL:

  1. Il contratto nazionale è un documento di democrazia che unisce tutti i lavoratori del settore in un quadro di tutele e garanzie, diritti e doveri.
  2. Il contratto nazionale consolida il contratto integrativo aziendale del 2008, portandolo a regime non più sotto forma di anticipazione.
  3. Il contratto nazionale consente la stipulazione dei contratti integrativi futuri ( tra cui quello che riguarderebbe il periodo di EXPO 2015).
  4. Il contratto nazionale impedisce che i Sovrintendenti depredino i contratti aziendali dal 1 luglio 2012.
  5. Il contratto nazionale dà la possibilità di ritornare a usufruire dei permessi artistici.
Incontro con il Sindaco:
il giorno 6 giugno abbiamo avuto in sala gialla un incontro con il Sindaco, nonché Presidente della Fondazione, durante il quale abbiamo esposto i seguenti punti:
  • pericolo di privatizzazione del Teatro alla Scala attraverso la forma organizzativa speciale;
  • mancanza di relazioni sindacali:
  • problemi di sicurezza e mancanza del protocollo;
  • progetto artistico/tecnico – Ansaldo e Pero;
  • mancata sostituzione del personale con contestuale risparmio aziendale di 30000 giornate lavorative dal 2008 ad oggi
  • costo delle cause;
  • drastico ridimensionamento del personale di sala
  • sprechi: affitti di Pero, di Via Torino, dell'ATM point, dell'Abanella e dei noleggi camion con autista;
  • contestazioni disciplinari (tra i quali il più grave con contestuale sanzione per aver prestato la testimonianza in tribunale);
  • rottura dell'equilibrio tra lavoro ordinario e autonomo (Filarmonica);
  • richiesta alla Direzione di rientrare nell'Anfols per la trattativa del CCNL, e al Sindaco di intervento presso il Ministero per l'incontro a Roma del 14 giugno.
Il Sindaco risponde:
  • per quanto riguarda la forma organizzativa speciale ritiene che non sia una privatizzazione, a tal proposito ha detto testualmente: “ Finché ci sarò io come Sindaco di Milano garantirò per impedire ogni eventuale rischio di privatizzazione”.
    Come dire che la legge attuale porta in sé la logica della privatizzazione!
  • Ha sottolineato la conferma del comune di Milano per un finanziamento pari a quello dello scorso anno.
  • Ha informato che proprio nei giorni precedenti aveva sbloccato la pratica per la ristrutturazione della palazzina di Via Verdi, inoltre ha richiesto un ulteriore incontro con i sindacati per entrare nel dettaglio degli sprechi.
  • Ha chiesto che il sindacato fornisse una documentazione riguardo i casi di contestazioni disciplinari comminate per testimonianze rese in tribunale, al fine di approfondire la questione.
Forma organizzativa speciale
Si dice “autonomia”, si scrive e si legge forma organizzativa speciale.
La Fondazione Teatro alla Scala non è autonoma, non ha un gettito extra FUS ed è vincolata per i controlli di gestione da parte della Corte dei Conti dal Ministero delle finanze e dal ministero dei Beni culturali.
La CGIL Nazionale e la Fials Nazionale hanno fatto ricorso al Tar del Lazio, non per tutto l'impianto della formula organizzativa speciale, ma solo su due punti che riguardano la mancanza di informazione ai sindacati e la possibilità di optare per un contratto unico che sostituisca sia il contratto nazionale che il contratto integrativo. La sentenza di tale ricorso è attesa il giorno 20 giugno.
Il contratto unico comporta l'uscita dal contratto nazionale con contestuale ridiscussione su diritti già acquisiti.
Il mancato pareggio di bilancio per due esercizi nell'arco di 6 anni fa decadere lo statuto speciale e l'eventuale contratto unico, e il certo ritorno ad un contratto nazionale discusso senza alcune rappresentanze della Scala.
Il contratto unico è il diktat di questa Fondazione per due semplici ragioni: la prima è che si ridurrebbe sensibilmente il potere negoziale delle rappresentanze dei lavoratori e la seconda ancor più evidente è che non avendo copertura economica un contratto porta diritti verso un peggioramento delle condizioni lavorative.


Milano, 9 giugno 2012

venerdì 1 giugno 2012

PRESIDIO 5 GIUGNO


Comunicato sindacale



Si invitano tutti i lavoratori del Teatro alla Scala a partecipare ad un presidio che si terrà martedì 5 giugno dalle ore 17,30 alle 19,30 sotto i portici di via Filodrammatici, 2.
Tale presidio ha lo scopo di sensibilizzare le parti in merito al rinnovo del CCNL e agli effetti negativi della legge 100.

sarà svolta al termine una conferenza stampa della SLC-CGIL.

RSA SLC-CGIL

Milano, 1 giugno 2012

COMUNICATO CONCLUSIVO MANIFESTAZIONE 28-5-2012


Roma, 31 maggio 2012


COMUNICATO


All’indomani della Manifestazione Nazionale dei dipendenti delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, indetta unitariamente da SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e FIALS,CISAL e tenutasi a Roma lo scorso 28 maggio 2012, si esprime profonda riconoscenza per tutti coloro che, con la loro partecipazione, ne hanno reso possibile l’effettuazione.
 
L’intera manifestazione era chiamata a dimostrare, anche attraverso l’alto valore artistico che le è consono, l’unità, la coesione, la solidarietà e l’alto senso civico dei lavoratori delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, delle Istituzioni Concertistiche Orchestrali e degli Enti di produzione musicale, ancora una volta costretti a mobilitarsi per difendere, con tutta la loro tenacia e la loro determinazione, l’integrità della cultura italiana dagli effetti devastanti e destrutturati della L 100 e dai suoi evidenti contenuti disaggreganti e tendenti alla più selvaggia privatizzazione.

La manifestazione, alla quale hanno partecipato i lavoratori di tutte le Fondazioni Lirico Sinfoniche Italiane, ha unitariamente ribadito i suoi NO:

  • Alla scelleratezza del provvedimento che vieta la libera ed autonoma circuitazione dell’attività artistica;
  • al ricatto che incombe su gli accordi integrativi aziendali dell’intero settore;
  • alla destrutturazione del CCNL;
  • alla trasformazione dei Teatri da centri di produzione culturale in luoghi di circuitazione di masse artistiche occasionali utili solo a favorire il businnes delle grandi Agenzie multinazionali, a discapito della qualità artistica e occupazionale.
  • all’invasività della politica ed alla sua cronica incapacità di individuare e nominare, alla guida dei nostri Teatri, una dirigenza completa di alto profilo in grado di saperli gestire con competenza e trasparenza. Dirigenti che abbiamo responsabilità in solido almeno pari agli emolumenti che gli stessi si autoassegnano;

Si è invece espressa per la massima mobilitazione tesa all’ottenimento:

  • di una vera legge di riforma che dia regole e certezze di equità sia sulle risorse che sulla programmazione della produzione e che consenta a tutte le Fondazioni di contribuire all’accrescimento del sistema culturale italiano da sempre in grado di generare sviluppo, economia e occupazione;
  • percorsi aperti con regole certe per accedere all’eccellenza garantiti per l’insieme della produzione nazionale di Lirica, Sinfonica e Danza;
  • di un sistema contrattuale in linea con gli accordi interconfederali garante di regole unificanti ed uniformi di carattere generale a livello Nazionale e che, nel contempo garantisca una vera contrattazione decentrata che risponda alle peculiarità di ogni Teatro e ne garantisca le esigenze di crescita culturale e produttiva.
  • del mantenimento delle Piante Organiche Funzionali quale garanzia della qualità produttiva.

Subito dopo la manifestazione le scriventi segreterie, coadiuvate da una cospicua delegazione e forti del confermato mandato sui punti sopra elencati, si sono recate al Ministero per i Beni e le Attività Culturali per incontrare il Direttore Generale Salvatore Nastasi al quale hanno espresso, ed esaustivamente illustrato, i contenuti della manifestazione medesima.




In quella stessa sede il Dott. Nastasi ha preso formale impegno per realizzare un incontro con il Ministro Ornaghi, per favorire la conclusione delle trattative per il rinnovo del CCNL e per contrastare gli effetti delle conseguenze che l’applicazione della Legge 100 provocherebbe alla sottoscrizione del Contratto medesimo.

L’avvenuta ufficiale convocazione da parte dell’ANFOLS per la ripresa del tavolo delle trattativa per il rinnovo del CCNL per i prossimi 12 e 13 giugno ed il confermato incontro con il Ministro Ornaghi per il successivo 14 giugno, farebbero pensare ad una velocizzazione tendente a chiudere rapidamente e positivamente l’intera vertenza.

Le Segreterie Nazionali impegnano le strutture territoriali dare seguito nelle loro iniziative a quanto comunemente deciso nel documento unitario del 2 febbraio 2010 e qui confermato.


Una saggia prudenza consiglia comunque di non abbassare affatto la guardia perché troppe volte, negli ultimi sette anni, apparenti passi in avanti si sono rivelati catastrofiche marce indietro.
Consci anzi della pericolosità del contendere e della delicatezza della situazione, invitiamo tutti alla massima mobilitazione al fine di essere pronti, in ogni momento, a riprendere immediatamente ogni forma di lotta consentita.

 


p. LE SEGRETERIE NAZIONALI

SLC- CGIL FISTeL - CISL UILCOM- UIL FIALS- CISAL
S. Conti M. Giustini F. Benigni E. Sciarra